Il bilancio economico dei primi sei mesi del 2025 nelle province di Rimini e Forlì-Cesena evidenzia un quadro di sfide significative per il territorio della Romagna. La Camera di commercio della Romagna, supportata dalle previsioni di Scenari Prometeia, mostra una situazione in cui i comparti tradizionali soffrono, mentre il settore turistico tiene grazie alla crescita dei trasporti aerei.
Sul fronte agricolo, la consistenza delle imprese attive registra un calo, con un -2,9% nel numero delle aziende agricole e un -1,1% nel settore della pesca. Il mercato ittico di Rimini denuncia un calo drastico delle quantità e del valore del pescato, con una diminuzione rispettivamente del 17,3% e del 24,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’industria manifatturiera, pilastro dell’economia locale, attraversa un momento di difficoltà, segnando una contrazione di produzione, fatturato e ordini esteri. Solo il comparto legno e mobili mostra una crescita positiva (+9,2%), mentre settori come abbigliamento, macchinari e prodotti metallici sono in netto calo. La produzione complessiva registra un calo di oltre il 10% nell’ultimo anno, anche se l’occupazione industriale ha fatto registrare un leggero incremento (+0,8%).
Nel commercio al dettaglio il trend è negativo: le vendite sono diminuite dell’1,8% nel primo trimestre 2025, con flessioni sia nel settore alimentare sia in quello non alimentare. Anche il numero delle imprese attive cala, includendo un arretramento delle attività di e-commerce (-4,7%). Le esportazioni dalla provincia di Rimini, pari a 680 milioni di euro, segnano un -2,6%, più marcato rispetto alla media regionale, con cali rilevanti nei principali prodotti tessili e macchinari, mentre crescono le esportazioni di navi, macchinari per impieghi generali, prodotti alimentari e bevande. Tra i principali mercati esteri, crescono Germania, Spagna e Polonia, mentre Stati Uniti, Francia e Regno Unito registrano flessioni.
Sul fronte turistico, il settore mostra segnali di stabilità, con un lieve calo delle imprese attive, ma con un aumento degli arrivi (+3,2%) e delle presenze (+1,4%) nei primi sei mesi del 2025. Il turismo nazionale ed estero contribuisce a questo risultato, insieme a un balzo notevole del traffico passeggeri all’aeroporto Fellini di Rimini, con incrementi di oltre il 30% sia negli arrivi che nelle partenze.
Nel mercato del lavoro, i dati Istat del 2024 indicano una crescita del tasso di attività e occupazione nella provincia di Rimini, anche se il tasso di disoccupazione resta leggermente superiore alla media regionale. Le ore di cassa integrazione autorizzate sono in diminuzione, pur con un aumento della componente ordinaria, soprattutto nel manifatturiero. Nel primo trimestre 2025, il saldo tra attivazioni e cessazioni di contratti di lavoro è positivo, con un aumento soprattutto nel settore dei servizi e del lavoro a tempo indeterminato.
Il credito al 31 marzo 2025 mostra un calo dei prestiti totali, in particolare alle imprese, mentre crescono quelli alle famiglie. I depositi bancari sono in lieve diminuzione, ma si registra un aumento dei titoli gestiti da organismi di investimento e titoli di Stato. L’indice di sofferenze sui prestiti è in progressiva riduzione, ma resta più alto rispetto alla media regionale e nazionale.
Infine, l’inflazione in provincia di Rimini, misurata dall’indice Istat Nic, ha oscillato nel semestre con un valore medio del +2,4%, tra i più elevati in Italia, superiore sia al dato regionale sia a quello nazionale.
Nel complesso, secondo gli Scenari Prometeia aggiornati a luglio 2025, il valore aggiunto della provincia di Rimini ha subito un lieve calo dello 0,3% nel 2024, contro la crescita regionale e nazionale, ma le previsioni per il 2025 indicano un recupero moderato attorno al +0,5%, in linea con la ripresa prevista in Emilia-Romagna e in Italia.