Rossi si ricicla in Umbria. Se il Pd si affida a lui dopo scandali e batoste…

L’ex presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dopo la fine del suo mandato ha ricominciato dal basso, come assessore allo Sviluppo economico del piccolo comune di Signa, diciannovemila abitanti, alle porte di Firenze. Lo ha fatto perché, come amministratore locale, può continuare a far parte del Comitato delle Regioni, l’assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell’Unione europea.

Ora, però, si apre una nuova porta per Rossi. Si occuperà del suo partito, il Pd, in Umbria. “Zingaretti mi ha conferito l’incarico di commissario del Pd in Umbria – scrive su Facebook -. Ho il compito di dare un supporto al Pd umbro verso il congresso, dopo le sconfitte subite in tante città e alle elezioni regionali. È un incarico che mi entusiasma, di cui ringrazio il segretario nazionale”.

Rossi torna in campo per per provare a ricostruire un partito dalle macerie, dopo la pesante sconfitta subita dal centrosinistra alle Regionali e un partito in profonda crisi a seguito di un’inchiesta per presunti concorsi truccati nella sanità, che vede 45 indagati. Il politico toscano prende il posto di Walter Verini, che è stato commissario dei democratici per quasi due anni. L’incarico sarà formalizzato dalla commissione nazionale di garanzia del Pd.


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