Rottamazione multe. Rimini conferma il no: “Uno schiaffo a tutti i contribuenti che con fatica pagano regolarmente”

Confermando l’intenzione già anticipata prima della scadenza del primo febbraio, il Comune di Rimini ha scelto di non aderire alla cosidetta “rottamazione delle multe”. Entro il 1° febbraio infatti i comuni potevano decidere di aderire alla “definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali”, che permetterebbe ai cittadini morosi di pagare le ingiunzioni fiscali relative a multe e tributi notificate dal 2000 al 2016 senza sanzioni e secondo le modalità da stabilirsi adottando uno specifico regolamento comunale. I comuni che per i servizi di riscossione non si avvalgono di Equitalia (per il Comune di Rimini è la Sorit) avrebbero dovuto farlo con specifica delibera ma Rimini ha deciso di non farlo. La “rottamazione” è un tema che ha diviso i capoluoghi: secondo un approfondimento pubblicato ieri da Repubblica, in Emilia Romagna si sono schierati per il no oltre a Rimini anche Ravenna, Ferrara, Bologna e Parma. Hanno invece aderito Modena, Piacenza e Forlì-Cesena.

Quanto alla motivazione, l’Amministrazione Comunale di Rimini parla di una scelta di equità: “il provvedimento nei fatti è un vero e proprio condono e rappresenta uno schiaffo nei confronti di tutti i contribuenti che anche con fatica pagano regolarmente le tasse e le multe”. Sottolineando, nel caso specifico riminese, il peso di Da.Ma, la società in fallimento che ha realizzato la struttura di via Bassi: sui tributi in questione Da.Ma ha un peso del 70% e con la rottamazione “di fatto si andrebbe paradossalmente ad agevolare la posizione di chi ha contribuito a creare uno dei principali buchi neri della città”.

Escludendo Dama, i carichi tributari in riscossione coattiva ammontano a 1,8 milioni di cui 500mila condonabili, soprattutto da contravvenzioni stradali. L’Amministrazione ricorda inoltre di avere già adottato misure a favore di chi è in difficoltà con l’ampliamento delle rateizzazioni, con un maggior numero di rate concedibili e senza fideiussione, e la riduzione del tasso d’interesse al tasso legale, molto più basso di quello di Equitalia. News Rimini