Una donna condannata ad oltre un anno per una finta violenza sessuale. Un’operaia di Rubiera aveva accusato l’ex marito di avere commesso tale reato nei suoi confronti. Una situazione che ha quasi rovinato la vita di un uomo che ha ha rischiato di finire in carcere, ha perso l’amore dei suoi figli, ha visto compromessa la sua reputazione nella comunità.
La denuncia della donna parte da un presunto abuso sessuale in bagno. Poi ritira la denuncia, parla di rapporto consenziente, ridimensiona le accuse. Tuttavia l’ex coniuge presenta una controdenuncia dopo avere ricevuto diversi messaggi con offese e minacce. L’operaia perde in primo grado, ma non desiste. Ora anche la sentenza della corte di appello di Bologna riconosce la sua colpevolezza.
Salvatore Occhiuto
