Il 24 novembre Netflix ha lanciato “Unica”, un docufilm intenso e rivelatore su Ilary Blasi, ex moglie dell’iconico calciatore Francesco Totti. Il documentario, diretto da Tommaso Deboni, si addentra nella relazione ventennale e nel successivo divorzio della coppia, fornendo una prospettiva inedita su uno dei matrimoni più chiacchierati dello spettacolo italiano.
Ilary Blasi, conosciuta per la sua carriera televisiva e la lunga relazione con Totti, si racconta senza filtri in “Unica”. Dall’inizio del loro amore, quando aveva solo 19 anni, fino alla difficile decisione del divorzio, Blasi apre le porte a una storia di amore, tradimento e resilienza.
Il documentario mette in luce dettagli della loro vita privata precedentemente nascosti. Si discute apertamente dei sospetti e dei malintesi che hanno portato alla fine del loro matrimonio, incluso il ruolo di Noemi Bocchi nella separazione. Blasi, con una franchezza disarmante, parla delle sfide di essere in una relazione tanto pubblica, affrontando sia le gioie che le delusioni.
Oltre alle questioni sentimentali, “Unica” esplora anche la vita professionale della Blasi e il suo cammino verso l’autonomia. Si evidenzia la sua evoluzione da “moglie di” a personalità televisiva affermata. La narrazione si arricchisce di commenti da parte di amici e familiari, aggiungendo profondità alla sua storia.
Ilary Blasi, nel suo viaggio emotivo e personale attraverso “Unica”, non solo racconta la sua verità ma offre anche una riflessione su amore, perdita e rinascita. Con questo documentario, la Blasi non solo riprende la narrazione della sua vita, ma diventa un simbolo di forza e indipendenza per molte donne proprio in un momento in cui il ruolo della donna, non più vittima o elemento nella coppia subordinato alla violenza maschile, viene visto e vagliato dalla società moderna.
“Unica” è più di un semplice racconto di una separazione; è una storia di auto-scoperta e empowerment dove quest’ultimo può essere visto come la sua capacità di raccontare la propria storia, di superare le sfide personali e di affermarsi come individuo indipendente e forte, al di là della sua identità come moglie di un personaggio famoso. L’empowerment qui si manifesta nell’assunzione del controllo della propria narrazione e nella rappresentazione di sé come una donna resiliente e autonoma.
Il documentario ha suscitato grande interesse, riflettendo l’ampia risonanza che la storia di Blasi e Totti ha avuto non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Mentre Totti ha scelto di rimanere in gran parte in disparte rispetto al documentario, la reazione del pubblico è stata una di sorpresa e ammirazione per la sincerità e la forza di Blasi.
“Unica” non è solo la storia di un divorzio, ma anche la celebrazione della resilienza e dell’indipendenza di una donna che ha scelto di raccontare la sua verità, al di là dei riflettori e delle voci esterne o delle diffamazioni che verranno, tanto comuni e poco censurate e redarguite nella nostra società.
Marco Severini – direttore GiornaleSM