PER LA PARTITA di domani contro l’Irlanda sono stati sollevati i veli sulla formazione dell’Italia. Avuto l’ok dai medici Parisse andrà in campo. Carisma, capacità tecniche e tattiche del capitano non sono in discussione tuttavia qualche incertezza sulle sue reali condizioni atletiche appare legittima. Lo stesso ct Brunel ha precisato: «Difficilmente Sergio sarà in grado di disputare l’intera partita» Aggiungendo che la scelta dei 23 prescelti per l’incontro in programma all’Olimpic Park prevede proprio la possibilità che la terza linea ad un certo punto venga rivoluzionata. Del resto Parisse da un mese non gioca e, dopo essersi sottoposto a un intervento per la riduzione di un ematoma al polpaccio sinistro, ha passato più tempo in infermeria a curarsi che non in campo. Le variazioni rispetto ai convocati delle due precedenti partite risultano significative. In prima linea Aguero farà coppia con Cittadini. In panchina andranno Rizzo e Chistolini. Ovvero turno di riposo per il veterano di mille battaglie Castrogiovanni che accusa il riacutizzarsi di una vecchia sciatica. Sosta forzata anche per il tallonatore e sin qui capitano Ghiraldini: non ha recuperato la contrattura patita nel finale del match contro il Canada. Al suo posto Manici, al debutto come titolare in Nazionale, con Giazzon vigile in panchina. In seconda linea, confermati Geldenhuys e Furno la novità è rappresentata dalla rinuncia a un sostituto di ruolo in panchina. Motivo? La volontà di puntare su un gioco più dinamico delle terze linee. Partiranno titolari Minto, Favaro e Parisse con Zanni e Bergamasco pronti a subentrare. Questi ultimi del resto appaiono più duttili e soprattutto mobili di Vunisa, non convocato. Confermata poi la mediana: sia per quello che riguarda i titolari, Gori e Allan, sia per i due cambi, Palazzani e Canna. Niente stravolgimenti, infine, nelle linee arretrate. Rispetto al Canada solo uno scambio: Campagnaro partirà titolare mentre Benvenuti, che alla bisogna può giocare tanto centro che ala grazie a una superiore duttilità rispetto al giocatore di Treviso, pronto a subentrare.
Sul fronte Irlanda da dire che l’allenatore Joe Schimidt, scuola neozelandese, ha predisposto la miglior formazione possibile con tutti i mostri sacri in campo dal “comandante” O’ Connell (capitano) al “piede di dio” Sexton, senza dimenticare i missili Kearney (n.11) e Zabo (n.15), in grado di lasciare sul posto qualsiasi avversario. L’impressione è che l’Italia lo preoccupi più del previsto.
