Rugby: domani Georgia-Italia; Lamaro, non possiamo sbagliare

(ANSA) – BATUMI, 09 LUG – Una giornata calda con oltre 30
gradi ha accompagnato il Captain’s Run della nazionale italiana
di rugby che domani alle 20 locali (le 18 in Italia) affronterà,
nell’Adjarabet Arena di Batumi, la Georgia nel terzo e ultimo
test match che chiuderà il Tour Estivo 2022 degli azzurri.
    E’ un appuntamento assolutamente da non fallire, per le
possibili ripercussioni che potrebbe avere una sconfitta.
    Infatti la Georgia è la nazionale che aspira a prendere, dal
2025, il posto degli azzurri nel Sei Nazioni, il cui format, per
contratto, deve rimanere immutato fino al 2024 compreso, ma poi
si vedrà. Ecco allora che i georgiani attendono gli azzurri come
fosse l’appuntamento della vita, con la voglia di far vedere che
meritano una chance nel torneo più antico del mondo. “E’ vero –
commenta il capitano azzurro Michele Lamaro -, la partita contro
la Georgia è molto importante. Affronteremo una squadra che è
stabilmente in testa al Rugby Europe Championship (una sorta di
Serie B del Sei Nazioni ndr). Ma ogni partita ha sempre una
storia a sé, e al termine noi capiremo a che punto siamo nel
nostro percorso. “Sarà un match dove dovremo essere focalizzati
sui nostri obiettivi fin da subito – dice ancora Lamaro -,
alzando la pressione e cercando di iniziare la partita nel
migliore dei modi. Dovremo essere precisi sia individualmente
che come squadra. La prestazione è l’aspetto su cui puntiamo
sempre, ma una vittoria sarebbe importante per dare ulteriore
fiducia sul nostro lavoro e i nostri obiettivi. Il divario
rispetto alle squadre migliori al mondo non si riduce vincendo
solo una partita ma mostrando continuità di risultati”.
    Ma come il clima nel gruppo azzurro? “Vivere il raduno e
allenarsi insieme con tanta voglia, energia ed ambizione fa la
differenza in campo – risponde il capitano -. Questo feeling che
si è creato tra di noi si riflette in varie occasioni: abbiamo
mostrato capacità di risolvere in breve tempo, fattore che
costruisci durante la settimana di allenamento e che poi partita
può risultare più naturale. Il merito è soprattutto dei
giocatori che gestiscono il gioco e in tal senso sono importanti
i feedback che vengono dati in campo durante la partita e
l’intervallo”. (ANSA).
   


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