Rugby: domani Italia-Sudafrica; Lamaro, ‘non siamo appagati’

(ANSA) – ROMA, 18 NOV – Travolta la nazionale di Samoa,
che precedeva gli azzurri nel ranking internazionale, e battuti
i ‘maestri’ australiani, l’Italrugby sogna il filotto a spese
dei campioni del mondo. Per capitan Lamaro e compagni sarebbe
realizzare un capolavoro, ma forse è chiedere troppo, perché gli
Springboks scenderanno in campo domani a Genova con il sangue
agli occhi e decisi a riscattarsi, essendo reduci da due
sconfitte di misura nei precedenti test match novembrini, 19-16
con l’Irlanda e 30-26 con la Francia. Di sicuro c’è che gli
azzurri non si sentono appagati e contro i sudafricani daranno
ancora una volta tutto.
    “Il rischio appagamento dopo Samoa e Australia? – dice Lamaro
alla vigilia – Non dico che in linea teorica non possa esserci
ma il lavoro fatto in settimana non me lo lascia intravvedere
per nulla. Abbiamo analizzato il match con l’Australia per
limare anche quei dettagli che contro il Sudafrica, team con
qualità individuali e collettive incredibili, potrebbero essere
decisivi, e comunque un match così fisico non lascia spazio a
rilassatezze di alcun tipo: ciò è molto chiaro in tutti noi”.
    “Andiamo a giocarci la partita con tutta l’attenzione che
richiede – continua il capitano azzurro -, ma anche con la
consapevolezza dei nostri mezzi. Nell’ultimo anno abbiamo
lavorato tanto sulla cura del dettaglio, consapevoli che ogni
piccolo progresso avrebbe portato ad una maggiore efficacia in
campo. Contro il Sudafrica sarà battaglia, vengono da due
sconfitte consecutive e certamente cercheranno fin da subito di
esasperare l’approccio fisico: noi siamo pronti, anche a
giocarcela sul piano fisico”. Ma, per l’Italrugby, sarà la
sfida con il Sudafrica L’ago della bilancia di questo novembre? “Non esiste una partita che possa determinare completamente il
giudizio o la misura di un percorso come il nostro – replica
Lamaro -: ogni match rappresenta un passaggio preciso della
crescita cui stiamo lavorando, ma certamente contro i campioni
del Mondo le risposte avranno il loro peso, specie se proiettati
verso il nostro prossimo Sei Nazioni. Intanto i test di queste
Autumn Nations Series ci stanno mettendo nella condizione di
giocare il nostro rugby senza troppi retro-pensieri”. (ANSA).
   


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