
(ANSA) – LONDRA, 23 GEN – La Francia che prepara i Mondiali
da giocare, e possibilmente vincere, in casa e intanto vorrebbe
fare il bis dell’anno scorso. L’Irlanda fa sapere di avere “una
grande fame di vittorie”, giustificata dal suo essere ai vertici
del ranking internazionale. L’Inghilterra del nuovo ct Steve
Borthwick spera in “una nuova ripartenza” e promuove con il suo
capitano Owen Farrell la campagna per un rugby più sicuro per
chi lo gioca. La Scozia punta ad avere un rendimento più
costante ad alto livello. Il Galles che ha ritrovato sulla sua
panchina il ‘mago’ Warren Gatland spera di “costruire nuove
fondamenta”. Frasi dette oggi a Londra dove i ct e i capitani
della nazionali che lo giocheranno hanno presentato l’edizione
del 2023 del Sei Nazioni.
E l’Italia? Reduce dall’entusiasmante vittoria sul Galles
nell’ultimo turno del torneo e poi da un’ottima campagna nei
test di novembre (vedi successo sull’Australia), la nazionale
del ct Kieran Crowley cercherà di farsi valere e magari di
evitare l’ultimo posto. Sarà anche un ottimo modo di cominciare
a preparare un Mondiale impossibile, in cui per superare la
prima fase gli azzurri dovrebbero far fuori una tra Nuova
Zelanda e Francia, ovvero le principali candidate al titolo con
Irlanda e Sudafrica.
“Se facessimo ora un sondaggio su chi potrebbe terminare il
Sei Nazioni all’ultimo posto tutti direbbero l’Italia, visto il
ranking – dice Crowley -. Ma saremo ancora gli outsider, e va
bene così. Noi ci concentriamo solo sulle prestazioni. Per noi
un 6 Nazioni vincente vuol dire essere competitivi,
guadagnandoci rispetto e credibilità. Dobbiamo fare le cose
fatte bene, ed essere sicuri di noi stessi sapendo di aver
lavorato bene”. “Quello che la gente dimentica è che si può
preparare una partita al meglio – continua il ct dell’Italrugby
– ma anche le altre squadre fanno la stessa identica cosa.
Pensiamo a prepararci e a scendere in campo con la giusta
mentalità, poi quella che succede, succede”. E sembra proprio
questo lo spirito giusto per calarsi nel torneo ‘ovale’ più
antico del mondo, che per gli azzurri comincerà domenica 5
febbraio a Roma contro la Francia, anche questa una missione
apparentemente impossibile. (ANSA).
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