Elogiato all’estero, resta ancora poco popolare in patria
MOSCA – L’ultimo presidente dell’Urss Mikhail Gorbaciov festeggia oggi i suoi 80 anni a Mosca. Per l’occasione ha scelto una grande sala da ricevimento in un noto ristorante della capitale invitando 300 persone, tutte della cerchia familiare e degli amici, da quelli di scuola a quelli del business e della politica.
Il 30 marzo, invece, fara’ un bis a Londra: una serata di gala alla Royal Albert Hall con un parterre politico e artistico da capogiro, organizzata dalla sua fondazione per raccogliere fondi nella lotta contro il cancro nei bambini. I primi auguri gli sono arrivati oggi dall’estero, da parte dell’ex presidente Usa e ”amico” George Bush senior, con cui ha condiviso grandi eventi storici, dalla caduta del Muro di Berlino alla firma del trattato Start sul disarmo nucleare.
”Ottant’anni non sono una cosa che mette paura e nel caso di Gorbaciov non si parla di senilita”’, gli ha scritto, augurandogli ”il piu’ felice compleanno della sua vita”. L’ex presidente americano e’ una delle tante personalita’ politiche straniere che hanno elogiato il ruolo storico di Gorbaciov nell’archiviare la guerra fredda: un merito che gli e’ valso il Premio Nobel per la pace. Dal cancelliere Helmut Kohl al presidente Usa Ronald Reagan, dal premier britannico Margaret Thatcher al Papa Wojtyla, tutti lo hanno definito un interlocutore aperto e franco, che ha rotto con l’intransigenza e la chiusura dei suoi predecessori introducendo le prime riforme e le prime liberta’ in Urss. Anche l’amatissima e dolcissima moglie Raissa aveva conquistato l’Occidente diventando la prima vera first lady sovietica.
Ma gran parte dei suoi concittadini ricordano gli anni della perestroika come un periodo di penuria e di caos economico e gli rimproverano una certa debolezza, nonche’ il crollo dell’impero sovietico.
2 marzo 2011