S.Angelo in Vado, Pesaro. Il Ris inguaia ancora di più Marijo Mem, il complice di Igli. «Sangue di Ismaele sui pantaloni»

Ismaele LulliNei suoi pantaloni sono state trovate due tracce di sangue della vittima, di Ismaele Lulli, ucciso a coltellate a 17 anni per gelosia. L’omicida reo confesso è Igli Meta, 20 anni, albanese, ‘impazzito’ per aver saputo che la fidanzata lo aveva tradito con altri uomini compreso Ismaele. Per questo, si è vendicato uccidendo il ragazzo più facile da far cadere in trappola. Era domenica 19 luglio, tre mesi e mezzo fa. Dunque, Marjo non era a 20/30 metri di distanza come ha affermato in vari interrogatori ma molto più vicino al luogo del delitto. Quel sangue trovato addosso significa che Marjo era insieme a Igli mentre questi tagliava la gola a Isma dopo averlo legato alla croce della chiesetta di San Martino di Selvanera di Sant’Angelo in Vado. Anzi, il Ris dice anche altro: «..dalle tracce biologiche miste, costituite da saliva e sangue, rilevate sull’orlo del collo della bottiglia di plastica marca Gocciblu è stata desunta una miscela genetica riconducibile alla vittima Ismaele Lulli e all’indagato Marjo Mema». Insomma, è come se da quella bottiglia d’acqua abbiano bevuto sia Ismaele che Marjo poco prima dell’omicidio visto che è stata ritrovata vicino al cadavere.
Ma proprio lì, davanti alla croce dove Ismaele venne legato e ucciso, i carabinieri hanno raccolto molti reperti (mozziconi di sigaretta soprattutto) e tutti riconducibili a Igli, Marjo e Ismaele. Poi scrivono: «…è stato estrapolato un profilo genetico sul mozzicone di sigaretta marca Philips Morris riconducibile ad un soggetto di sesso maschile allo stato ignoto».
Poteva esserci qualcun altro?
Non solo: «…il profilo genetico di Ismaele Lulli è stato estrapolato anche dalle tracce di saliva evidenziate dal mozzicone di sigaretta marca Winston blu e su un pearcing». In altre parole, ad Ismaele hanno fatto fumare una sigaretta prima di ammazzarlo. Ma c’è anche un’altra particolarità: nelle scarpe di Marjo Mema sono state trovate tracce del proprio sangue, come se si fosse ferito. Dice l’avvocato Levi, che lo tutela: «Il sangue della vittima trovato nel pantalone del mio assistito non significa che fosse presente all’uccisione. Essendo salito in auto con Igli dopo il delitto è probabile che si siano urtati o strisciati».
Spiega l’avvocato Salvatore Asole che tutela Igli: «I Ris hanno escluso che nella maglietta di Ismaele ci fossero tracce di acido. Cioè non è stato usato e per noi questo fa cadere la premeditazione». Aggiunge:«Igli ha detto la verità da subito. Ora gli sono rimasti vicini solo i suoi familiari. Non ha più contatti con Ambera né con altri amici. Ha chiesto di poter riprendere gli studi per concludere l’ultimo anno di alberghiero. Presto invieremo quella lettera di scuse scritta alla famiglia di Ismaele».
Ambera è sparita e con lei sono svaniti tutti gli amici. Rimane solo una certezza per Igli: riprendere a studiare per diventare cuoco. (…)
Il Resto del Carlino