Oggi è il giorno del processo di Massimiliano Sacchi il blogger che nel 2008 aveva offeso con parole molto pesanti sia l’Avv.Burgagni (l’avvocato che difendeva l’ex compagna del Sacchi), l’Avv.Belluzzi (suo ex avvocato) e il Commissario della Legge Avv.Roberto Battaglino (preso in mezzo ed offeso perché il Sacchi si era sbagliato Giudice).
Sette mesi con i benefici di legge, la non menzione nel casellario giudiziario e con la condanna alle spese di giustizia questo il verdetto del Processo tenuto dal Commissario della Legge Manlio Marsili.
Ma quello che all’Avv.Burgagni, da più fastidio è che ancora sui motori di ricerca sia presente in copia cache degli articolo del Sacchi e che lo stesso non abbia ancora provveduto alla rimozione.
Fa specie che nella sentenza di condanna del Sacchi non ci sia nessun riferimento a questo argomento, ovvero al fatto che tuttora in rete, secondo la Burgagni, siano presenti i suoi articoli.
Il Sacchi, italiano di Cesenatico, preso probabilmente da forte disagio (non gli era stata concessa anche a lui la custodia del figlio che aveva avuto con una sammarinese di Murata) se l’era presa sia con il suo Avvocato di allora (Avv.Andrea Belluzzi) che con l’Avvocato della controparte sammarinese, appunto la Burgagni.
Aveva cominciato, in preda a forte disagio, a scrivere articoli sul suo blog e a mandare mail in ogni dove. Il contenuto dei suoi articoli (sul blog) e delle mail è stato ritenuto dal Giudice Marsili oltremodo diffamatorio e lesivo dell’immagine dei due avvocati e del Commissario Battaglino.
Nella prima udienza, svolta alcuni mesi fa, il Sacchi aveva ottenuto una proroga con la quale doveva accordarsi con le controparti per una definizione extraprocessuale di questa vertenza; ma così non è avvenuto, il Sacchi non s’è fatto vivo ed ha addirittura licenziato il suo ultimo avvocato italiano.
Quindi quest’oggi Massimiliano Sacchi non si è presentato in Tribunale ed è stato condannato contumace, seppur difeso dall’Avvocato d’ufficio Avv. Denis Beccari, il quale ha invocato inutilmente la linea difensiva dell’ex avvocato italiano del Sacchi ovvero la non procedibilità per difetto di giurisdizione.
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