Sale a 1.136 bilancio dei morti per le inondazioni in Pakistan

 Il bilancio delle vittime delle inondazioni monsoniche in Pakistan da giugno ha raggiunto quota 1.136, secondo i dati diffusi oggi dall’a National Disaster Management Authority del Paese. Nelle ultime 24 ore sono morte altre 75 persone, ha aggiunto la stessa fonte, precisando che le autorità stanno cercando di raggiungere i villaggi isolati nel nord montuoso del Paese. 
   Le piogge che hanno colpito il Pakistan in questi giorni sono “senza precedenti negli ultimi 30 anni”, ha detto il premier del Paese, Shehbaz Sharif. Le inondazioni sono “come un oceano, c’è acqua dappertutto”, ha aggiunto il capo del governo nel corso di una visita alle regioni settentrionali del Paese duramente colpite dalle
precipitazioni, dove sono proseguono le operazioni di soccorso.
   “Ad oggi, le nostre squadre hanno fornito supporto ambulatoriale a più di 300 pazienti con diarrea, infezioni delle vie respiratorie, malnutrizione, malattie della pelle e anche a donne in gravidanza. Venti pazienti sono stati inoltre indirizzati all’ospedale del
quartier generale distrettuale di Dera Murad Jamali per le
cure”. Lo ha affermato in un comunicato Xu Weibing, capo
missione di Medici senza frontiere (Msf) in Pakistan.
   “A Dera Murad Jamali, nel Balochistan, le squadre di supporto
medico di emergenza di Msf, composte da medici, infermieri e
promotori sanitari, stanno rispondendo alle inondazioni che
hanno colpito la regione. Le squadre gestiscono anche cliniche
mobili nei campi per sfollati interni” in diverse aree della
città di Dera Murad Jamali, ha continuato. “Il nostro personale
in Balochistan e Sindh continuerà a valutare la situazione e ad
aggiornare la propria risposta in base alle risorse disponibili
e alle mutevoli esigenze. Attualmente, stiamo cercando di far
fronte ad alcuni dei problemi logistici esistenti per le strade
allagate, che hanno visto alcune città completamente isolate”,
ha concluso.


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