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Farmacie sempre più vicine ai cittadini, con un ruolo di presidio e sostegno del territorio che si rafforza ulteriormente, anche nel post pandemia.
In Emilia-Romagna ora diventano “antenne” per la segnalazione di reazioni avverse ai farmaci grazie al progetto Vigirete promosso dalla Regione in collaborazione con il Veneto, capofila del progetto: il duplice obiettivo è creare una rete di farmacie (sono pari alla metà, 669 su 1.367, quelle che hanno già aderito da Piacenza a Rimini) per aumentare e migliorare la sensibilizzazione delle comunità e dei farmacisti sull’importanza di segnalare sospette reazioni avverse; e, di conseguenza, aumentare anche il numero e la qualità delle segnalazioni, consolidando il rapporto tra farmacia e cittadino.
Se da un lato i farmacisti sono chiamati a sensibilizzare gli utenti su questa possibilità e a supportarli nella segnalazione, che si potrà fare online oppure con una scheda cartacea, altrettanto importante è il ruolo informativo e formativo che i farmacisti avranno sull’uso corretto e appropriato del farmaco, per arrivare a una ‘educazione’ complessiva che possa mantenersi nel tempo anche oltre il progetto.
I farmacisti si affiancano, come segnalatori, agli altri professionisti sanitari, in particolare ai medici di medicina generale, ai medici ospedalieri e ai pediatri di libera scelta.
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