Salvata chiesetta in bilico sulla frana, oggi festa in Cadore

(ANSA) – VALLE DI CADORE, 01 MAG – L’antica chiesa di San
Martino a Valle di Cadore (Belluno), che da tempo rischiava di
essere inghiottita da una frana, sul cui ciglio era in bilico, è
stata salvata grazie ad un intervento di consolidamento. Oggi la
cerimonia con cui cui è stata restituita alla comunità cadorina,
dopo un’operazione strutturale costata un milione e 100mila
euro, sostenuta dalla Regione Veneto attraverso i fondi per il
risarcimento dei danni provocati dalla tempesta Vaia. L’edificio
religioso era rimasto chiuso per due anni, dato il rischio di
crollo. L’intervento di salvataggio è consistito nella
realizzazione di alcuni terrazzamenti sulla roccia che hanno
consolidato le fondamenta della chiesa. Un lavoro complesso, il
cui progetto sarà probabilmente oggetto di pubblicazione,
rappresentando un esempio unico nell’ambito degli interventi in
situazioni estreme.
    Alla cerimonia di riapertura al culto di San Martino sono
intervenuti il vescovo, Renato Marangoni, il presidente della
Regione, Luca Zaia, la sindaca di Valle di Cadore, Marianna
Hofer, e l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin.
    Un intervento prodronico ai lavori più ampi che
interesseranno in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026
il tratto della statale 51 di Alemagna, che proprio a Valle di
Cadore presenta una difficile strettoia.
    “Stiamo parlando di una chiesa del 1200 che sembrava
destinata a crollare, finendo 200 metri di sotto, nella valle
del Boite – ha detto Zaia – Siamo intervenuti con quota parte
dei fondi Vaia, quel miliardo di euro che ho negoziato a livello
nazionale e che ha permesso di dar vita a quasi 2mila cantieri”.
    (ANSA).
   


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