Salvatore, ucciso in Messico: la salma domani in Italia. La sorella: «Truffe? Falso, aveva un negozio»

La salma di Salvatore De Stefano, l’uomo di 35 anni ucciso a colpi di pistola in un ristorante italiano di Città del Messico, partirà domani per l’Italia, dopo che è stata effettuata l’autopsia disposta dagli inquirenti: Salvatore, napoletano, è stato colpito a morte in un agguato lo scorso 4 aprile, e il suo cadavere è stato riconsegnato ai familiari, che assistiti dall’avvocato Gennaro Demetrio Paipais, ora chiedono giustizia.
«Se i media locali dichiarano un determinato movente – ha detto la sorella Rossella -, allora dobbiamo pensare che qualcuno già sa tutto. Se così dovesse essere, noi familiari possiamo solo incitare chi conosce la verità a parlare e a dare in questo modo pace a Salvatore e a noi che soffriamo la perdita prematura e immeritata». 
I familiari del napoletano ucciso in Messico sottolineano anche di confidare nella magistratura messicana e italiana affinché «la verità venga finalmente fuori» e ringraziano per il lavoro sinergico messo in campo che vede impegnati, in queste ore, «il nostro difensore, l’Ambasciata Italiana in Messico ed il Ministero degli Esteri». Leggo