Il leader del Carroccio al campo nomadi di Tor Sapienza: “Rimetterò le cose in ordine”. Prese in giro dai rom, applausi dai residenti.
“Non so se ridere o piangere all’interno del campo rom. Non vedo l’ora di rimettere le cose in ordine”. Circondato da giornalisti e carabinieri, Matteo Salvini è entrato nel campo rom di via Salviati.
A distanza decine di nomadi lo hanno applaudito per schernirlo e contestarlo. I residenti diTor Sapienza, invece, lo hanno accolto tra gli applausi. “Questa non è una situazione civile e di sicuro qualcuno ci ha mangiato – ha tuonato il leader del Carroccio – questi posti non possono esistere: chi ha diritto mandi i figli a scuola, lavori e si compri una casa. Ma questo posto va sgomberato”.
Parole forti tra i cittadini e i rom del quartiere di Tor Sapienza alla periferia di Roma durante la visita del leader della Lega Nord (guarda la gallery). Gruppi di residenti del quartiere alla presenza di esponenti e responsabili dei comitati di cittadini che si battono contro la presenza dei nomadi in zona, protagonista in passato di una accesa contestazione nei confronti di un centro per rifugiati, hanno acclamato Salvini scandendo in coro: “Matteo, Matteo”. Contro i rom sono, invece, piovuti i fischi. “Qui servono le ruspe – hanno urlato i residenti – andate a lavorare”. “Noi da qui non ce ne andiamo – hanno incalzato alcuni esponenti della comunità – pensate prima agli italiani poveri che dormono nelle macchine, che ne fate dei soldi e delle ville dei mafiosi?”. Salvini ha parlato da un improvvisato palco di legno allestito, all’interno del campo, dai residenti che poi lo hanno accompagnato in una visita all’interno della struttura, una delle più estese della Capitale.