Salvini imbavagliato come Moro: bufera sul post Facebook del delegato Pd

 

ZCastaldi ha condiviso un fotomontaggio in cui il leader della Lega imbavagliato appare con lo sfondo Br del presidente Dc prigioniero. Segnalato alla Digos. Subito le scuse.

 

Fa davvero impressione. Scomodare la storia d’Italia per delle beghe di partito.

La foto di Matteo Salvini imbavagliato e dietro lo striscione con la stella a cinque punte e la scritta Brigate rosse, un fotomontaggio che ricorda una delle immagini che segnarono il rapimento di Aldo Moro da parte dei brigatisti.

L’immagine. Il fotomontaggio lo ha postato sul suo profilo Facebook Edoardo Michele Castaldi, esponente dei giovani del Pd di Sarzana. Il caso è stato segnalato alla Digos dalla consigliera regionale della Lega Stefania Pucciarelli. Lo scrive Il Secolo XIX nella edizione della Spezia.
“Sono attonita davanti a questa infelice uscita. Mi vengono i brividi a vedere che il post sia anche piaciuto. Non voglio pensare che un partito che ha nel suo nome la parola democrazia abbia svuotato di senso questo termine permettendo ai propri esponenti di evocare lo spettro delle Brigate Rosse e dell’assassinio degli avversari politici”.

L’immagine è poi sparita. Adesso sulla pagina Facebook del delegato dell’unione comunale del Pd sarzanese Edoardo Michele Castaldi (26 anni), campeggia una poco elegante scritta sul muro (comunque sui muri non si scrive). Ma non c’è più il fotomontaggio del segretario della Lega Matteo Salvini imbavagliato con dietro lo sfondo che le Brigate Rosse posero ad Aldo Moro prigioniero.

Le scuse. Il leader della Lega Nord si era presentato imbavagliato il 2 giugno in Piazza Maggiore a Bologna per protestare contro le misure anti-contestazioni e le contestazioni stesse. E Castaldi, la cui pagina Facebook è molto più goliardica di quanto ci si aspetterebbe da un giovane politico democratico, ha condiviso il brutto fotomontaggio. Dopo la cancellazione, sono arrivate le scuse. Le ha fatte il segretario provinciale dei Giovani Democratici di La Spezia Gianmarco Franchi che ha detto: “Si è scusato, ha capito la gravità del gesto che non si ripeterà. Un gesto molto discutibile viste le radici del nostro partito, post-comuniste ma anche di area cattolica. Un po’ ingenuamente ha condiviso uno dei post che si trovano su pagine satiriche”.

Le scuse del Pd ligure. “A Matteo Salvini vanno le nostre scuse per questo grave episodio, contro il quale prenderò provvedimenti concreti: deferirò il giovane esponente del Pd alla Commissione di Garanzia del Partito per aver violato i contenuti del nostro Codice Etico, che ci richiama a un corretto utilizzo dei mezzi di comunicazione”. Lo afferma David Ermini, commissario regionale del Pd ligure. “Ci dissociamo fermamente dal comportamento del giovane del Pd di Sarzana e dalla bruttissima immagine che ha postato sul suo profilo Fb”, sottolinea Ermini secondo il quale “l’immagine postata è un gesto di forte violenza”. “Offende tutti noi, gli iscritti e i militanti del Pd, la nostra storia e i valori che ogni giorno portiamo avanti sul territorio e nelle sedi istituzionali”, osserva il commissario del Pd ligure, affermando che gli sarebbe piaciuto “vedere altrettanta fermezza da parte della Lega Nord nel condannare episodi di violenza verbale e comunicativa da parte dei propri esponenti, accaduti anche non molto tempo fa in Liguria. Questo purtroppo non è avvenuto”. Ermini annuncia anche che il Pd farà ricorso all’autorità giudiziaria per tutelare il Pd contro gli esponenti della Lega che, “utilizzando in maniera strumentale il comportamento di un singolo militante che noi stessi stigmatizziamo e contro cui stiamo prendendo provvedimenti concreti, offendono e diffamano il Pd con epiteti assolutamente fuori luogo e totalmente gratuiti”.

Franchi si è dissociato dal post e dai suoi contenuti «a nome del Pd» e ha rivolto un invito «ad un utilizzo meno disinvolto dei social network». Federica Pecunia, segretario provinciale del Pd della Spezia ha aggiunto: «Sono certa si tratti di una leggerezza, nonostante ciò l’accostamento di chiunque alle immagini evocative di uno dei periodi più dolorosi della nostra Democrazia non ci può rappresentare»,.

La Lega ha segnalato il fatto alla Digos. La foto di Matteo Salvini imbavagliato e dietro lo striscione con la stella a cinque punte e la scritta Brigate rosse era subito stata segnalata alla Digos dalla consigliera regionale della Lega Stefania Pucciarelli. «Sono attonita davanti a questa infelice uscita. Mi vengono i brividi a vedere che il post sia anche piaciuto. Non voglio pensare che un partito che ha nel suo nome la parola democrazia abbia svuotato di senso questo termine permettendo ai propri esponenti di evocare lo spettro delle Brigate Rosse e dell’assassinio degli avversari politici», ha dichiarato.

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