Salvini in piazza a Bologna, tensioni e scontri tra polizia e antagonisti

 

HTM11G3A4580-kaQF-U10805766224542lD-680x350@LaStampa.itIl segretario della Lega in città per chiudere la campagna elettorale di Lucia Borgonzoni: «Indegno che ci sia siano parti di città dove i bolognesi non possono andare»

ensione, nel centro di Bologna, per la visita in città del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. La Polizia schierata lungo via Zamboni ha allontanato, di circa 20 metri, la manifestazione dei collettivi contro la presenza del leader del Carroccio che chiude la campagna elettorale della candidato sindaco, Lucia Borgonzoni, in Piazza Maggiore. Dopo la carica della Polizia che ha risposto alla spinta del corteo deciso ad avanzare verso la Piazza, sono stati lanciati dei petardi e alcuni manifestanti sono stati fermati e immobilizzati.

La carica che, su via Zamboni, ha spinto indietro i manifestanti è durata alcuni minuti durante i quali diversi esercizi commerciali che si affacciano sulla strada hanno abbassato le serrande. Dopo la carica il corteo di giovani del collettivo Cua, circa un centinaio, è tornato in Piazza Verdi, nel cuore della cittadella universitaria: piazza scelta da Salvini per concludere la campagna elettorale della candidata sindaco Lucia Borgonzoni, e che gli era stata negata.

Cinque persone che erano state trattenute, sono state rilasciate e hanno fatto ritorno nel gruppo di manifestanti in piazza. A quanto appreso un ragazzo è rimasto lievemente ferito. Alla testa del corteo alcuni manifestanti si erano mossi verso lo sbarramento delle forze dell’ordine con in mano dei “gommoncini” da spiaggia.

Riferendosi alle contestazioni Matteo Salvini ha definito «indegno che ci sia siano pezzi di Bologna dove i bolognesi non possono andare». «La nostra Bologna sarà aperta a tutti», ha aggiunto il leader della Lega, le cui parole sono state accompagnate da urla e contestazioni dalla piazza, mentre Salvini, attorniato dai suoi sostenitori, si trovava nella zona presidiata dalle forze di polizia. «Ci è stata vietata piazza Verdi – ha aggiunto a fianco di Salvini Lucia Borgonzoni – per il solito gruppo di ragazzotti che decidono di mettere a ferro e fuoco la città. Per questo – ha spiegato la candidata – abbiamo deciso di imbavagliarci, per il silenzio di questa amministrazione».

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