Salvini a Pontida: «Con noi la polizia avrà mani libere. E i giudici saranno eletti dal popolo»

Tra gli stand con la felpa «Salvini premier». «Non c’è Bossi? No, ci siamo tutti. Ma nei momenti eccezionali parla uno». Maroni: «Mi spiace. Bossi è Pontida»

Primo bagno di folla fra i militanti di Pontida, per Matteo Salvini. Il segretario della Lega è arrivato con largo anticipo al raduno, dove ha preso la parola per ultimo, dopo i governatori Roberto Maroni, Luca Zaia e anche Giovanni Toti, esponente di Forza Italia e primo rappresentante di un altro partito italiano invitato a parlare sul palco di Pontida. Salvini ha detto: «Se pensavano di bloccarci con il frutto del nostro lavoro, hanno sbagliato a capire. Andiamo avanti più determinati di prima. Vadano a sequestrare i soldi ai mafiosi che girano liberi in Italia. In questo prato c’è gente per bene». Salvini ha ribadito la proposta già avanzata l’anno scorso: «I giudici eletti dal popolo e chi sbaglia paga». Al governo «cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano, le idee non si processano, queste cose si facevano in Urss». «Quelli del centrosinistra si comportano come il regime negli anni Venti che imbavagliava» gli oppositori. Contro il degrado e la criminalità, «con noi al governo la polizia avrà le mani libere». «Se qualcuno delle forse dell’ordine sbaglia, se ha davvero sbagliato, che paghi fino in fondo. Ma noi stiamo con polizia e carabinieri». Corriere.it