Salvini vara il cantiere Centrodestra «Cambiamo nome e leadership»

SalviniLavori in corso per il centrodestra del futuro. Il leader della Lega Matteo Salvini convoca «Il Cantiere» (sottotitolo «il Paese che vogliamo») a Parma e all’Auditorium Paganini si presentano esponenti di FI (Renato, Brunetta, Paolo Romani, Daniela Santanchè, Giovanni Toti), Fdi (Giorgia Meloni), Conservatori e riformisti (Raffaele Fitto) e persino di Ncd (il deputato Alessandro Pagano). Dopo le divisioni e i veleni delle amministrative, il centrodestra prova a ripartire da Parma in vista del referendum costituzionale di ottobre.
Salvini, prima dell’inizio del convegno in cui non parleranno politici ma 14 professori, soprattutto giuristi ed economisti, risponde anche alle domande sulla leadership del centrodestra: «Berlusconi? Io parlo a milioni di italiani che restano a casa, non alle vecchie sigle. Parlo agli italiani non renziani e non grillini che hanno bisogno di un’alternativa concreta, reale e pragmatica. Guardiamo avanti. Renzi ha capito che al referendum non passerà».
Salvini guarda a un centrodestra oltre i partiti e gli schemi attuali: «Penso che il centrodestra cambierà anche nome: perché le distinzioni tra centrodestra e centrosinistra mi sembrano ormai superate». La Brexit fornisce un primo punto programmatico: cambiare l’Unione europea, definita da Salvini «la negazione dell’Europa, un’Unione sovietica. A me piacerebbe che l’Italia tornasse a controllare confini e moneta».

Il referendum in stile britannico, però, in Italia non è possibile, la Costituzione lo impedisce e allora l’unica via italiana indicata dai professori per cambiare l’Europa è la seguente, sintetizza il consigliere economico di Salvini Armando Siri: «Un centrodestra unito che torna al Governo e rinegozia i trattati con la Ue. Il primo punto programmatico? La flat tax, sì alla rivoluzione fiscale».

Il forzista Romani prova a saldare l’asse con il Carroccio: «La Lega per noi è un alleato e un futuro alleato di governo. Salvini leader?