Lungo la piana di Serravalle il conducente di un furgone, che procedeva a zig-zag, mi invita a smontare, con atteggiamento chiaramente alterato da non so che, dopo avermi ripetutamente stretto, ridendosela, contro il guard-rail.
Detto questo, voglio fare un inciso: io non sono uno ‘stinco di santo’, non voglio farmi passare per buono e mite, ma chi di voi mi conosce penso possa dire che, al di là di ogni difetto, sono persona onesta e leale.
Sono smontato dalla moto arrabbiato e mi sono diretto verso il furgone.
Visto l’omone barbuto che gli si avvicinava minaccioso, il prepotente, come spesso succede, si è trasformato in un vigliacco ed ha chiuso finestrino e sportello!
Dopo le offese di rito, attraverso il finestrino alzato, sono ripartito alla volta del mare.
Il guidatore, rimasto solo, deve aver fatto un’analisi della propria esistenza: nato a Mantova, domiciliato ad Ancona, è di fatto senza fissa dimora, lavora saltuariamente come facchino a San Marino, sa quanto facile sia farla franca sul Titano.. Quindi esce dal furgone, si getta a terra e chiama i Gendarmi.
Il corpo di Gendarmeria è per la maggior parte formato da seri professionisti, ma la pattuglia che interviene non si fa alcuna domanda sullo stato del cittadino italiano, vuole aver qualcosa da trasmettere ai giornali, in un giorno in cui poco succede, e lo accompagna in ospedale dove gli viene riscontrata una frattura al metacarpo della mano destra… Non lo avrei mai picchiato, ma se lo avessi fatto avrei trovato di meglio che accanirmi solo su una mano.
In un paese normale, la sceneggiata di questo buffone non avrebbe avuto strascichi, perché un vero poliziotto avrebbe subodorato l’inganno, perché un tale accadimento in piena superstrada avrebbe avuto uno straccio di testimone, perché la storia era inverosimile e perché l’individuo era ubriaco alle 10 di mattina….Ma in ospedale, naturalmente, nessuno gli fa un prelievo del sangue.
Il lunedì mattina devo leggere e rileggere prima di capire che gli sgrammaticati articoli, scritti su nessuna base e con aggiunte diverse a seconda della testata, si riferiscono all’episodio di Serravalle. Un giornale titola addirittura : “Giovane motociclista picchia anziano”. Considerato che gli anni di differenza tra noi sono solo dieci, la cosa sfiora il ridicolo.
Ma ancor più ridicolo è il fatto che, recatomi in gendarmeria, venga accolto con un po’ di astio perché non avrei dovuto essere già a conoscenza della cosa!! Al che ho fatto presente la questione dei giornali…mi è stato risposto che i giornali scrivono quello che vogliono.
Ho chiamato l’autrice di uno di questi articoli, la quale mi ha detto che lei scrive da Forlì sulla base del fax del verbale dei gendarmi. Alla mia domanda sul perché avesse aggiunto tanti particolari inventati, non mi ha saputo rispondere.
Naturalmente, all’udienza preliminare dal giudice, due mesi dopo l’accaduto, l’italiano è giunto con una fasciatura nuova di zecca, fatta probabilmente il giorno stesso dato che non si era mai presentato alle prescritte cure.
Il giudice ha ascoltato, in contemporanea, le testimonianze mia e della mia ragazza contro quella dell’individuo che, davanti al giudice, si è messo a piangere.
Da nove mesi io pago avvocato, perizie di parte, etc…
Se il giudice (che sta prendendo il proprio tempo – mamma mia – suppongo sia necessario) archivierà il caso, lui non pagherà alcunché, perché non sarà uno sforzo per lui non rimettere più piede in Repubblica!
Le migliaia di Euro spese da me non verranno certo rimborsate.
Ma nel frattempo lui, che lavorava solo un paio di giorni al mese, è stato per mesi a carico dell’ISS!!!
QUAL E’ LA SUA CONVENIENZA NEL NON FARE QUELLO CHE HA FATTO? Nessuna!
Fa quello che fanno i vigili urbani di tutta la Romagna quando vedono una targa sammarinese, o qualsiasi tecnico assunto outside dall’apparato statale, o etc..: cerca di trarre profitto da San Marino. E il fatto è che noi lo permettiamo con facilità.