Mi sono sentita violata, come se avessero rubato una parte di me.
Sarà che due anni fa ho subito un furto in casa e quella sensazione, non riesco ancora a scrollarmela di dosso”. Inizia così lo sfogo di una cinquantenne sammarinese, vittima nei giorni scorsi del furto della propria borsetta, mentre si godeva un aperitivo in Riviera. “Erano circa le 21 – racconta a Tribuna – stavo sorseggiando una bibita sulla brandina della mia spiaggia, in Piazzale Tripoli a Rimini. Ero rilassata, c’erano altre persone. Ad un certo momento non ho più trovato la mia borsetta. Ho guardato dappertutto ma era sparita. Non mi sono accorta di nulla, nessuno si è accorto di nulla”.
Una brutta, bruttissima serata, che ha fatto riaffiorare alcuni ricordi dolorosi: “Due anni fa a San Marino sono stata vittima di furto nella mia abitazione. Quello che mi è successo me lo ha fatto tornare alla mente, è stato molto spiacevole, una ferita riaperta. Chi non le passa certe cose non le può comprendere, ci si sente in qualche modo violati nella propria privacy ed intimità”.
Un danno economico ingente: “I soldi erano pochi in realtà, però gli occhiali avevano un grande valore. Poi hanno rubato anche il mio telefono. Un danno in tutto da almeno mille euro”. Il giorno successivo, inaspettata, è arrivata la chiamata del bagnino: “Avevano ritrovato la borsa con dentro documenti e chiavi. Una fortuna nella sfortuna diciamo così, perché rifare tutto mi avrebbe portato via tanto tempo, per non parlare della spesa per rifare le serrature di casa.
Comunque mi lasci dire che quello che mi ha fatto più male non è stato certo il danno economico, ma il furto in sé. Pensi che ho buttato via la borsa ritrovata, non la voglio più con me”. Ma come è possibile che nessuno abbia visto nulla?
“Mi hanno spiegato che questi ladri sono spesso ragazzini stranieri che si tuffano in acqua e poi si rotolano nella sabbia per mimetizzarsi e non farsi così riconoscere. E’ difficilissimo prenderli anche se si assumono in spiaggia agenti di vigilanza, inoltre quando se la vedono brutta si tuffano in acqua e scappano. Mi lasci comunque ringraziare le forze di polizia sammarinesi e italiane – ho fatto denuncia sia qui che a Rimini – per la disponibilità e gentilezza dimostrati, si sono dati tutti in gran da fare. Spero che raccontare quanto mi è accaduto possa aiutare altri a fare attenzione: purtroppo il bagnino mi ha detto che questi furti sono sempre più frequenti, in particolare col favo- re del buio”.
E in effetti proprio qualche giorno fa un marocchino ed un tunisino, di 23 e 21 anni, entrambi senza fissa dimora, sono stati arrestati per furto aggravato sul lungomare di Rimini, per la precisione all’interno dello stabilimento balneare 104, in viale Regina Margherita. I due – guarda un po’ – per mimetizzarsi si sono dapprima bagnati per poi cospargersi di sabbia. Uno di loro deve anche rispondere di falsa attestazione sull’identità personale, poiché allo scopo di rimanere impunito ha fornito ai carabinieri generalità false. Sono stati impiegati 22 Carabinieri che suddivisi in squadre, sia in uniforme che in abito civile, sono stati dislocati nella zona sud della città. A testimonianza proprio della difficoltà di cogliere sul fatto questo delinquenti.
David Oddone, La Tribuna