Purtroppo quello che si temeva ,si sta fatalmente ed inevitabilmente avverando. Come , sin d’ora il popolo del Titano ha potuto vivere sonni tranquilli sul fronte delle tasse , così d’ora in poi forse le notti cominceranno ad essere insonni e più agitate del solito.
Si perché si comincia a parlare di inasprimento delle tasse per trovare nuove entrate , con relativa riduzione delle spese, per sanare il bilancio statale, e per poter progettare un futuro più tranquillo per il nostro paese. Certo che aumentare le tasse è un provvedimento molto impopolare per la politica, ma benefico per l’economia. E per i sammarinesi , che se un pur minimo di tasse lo ha sempre pagato, resta pur sempre un sacrificio , anche se onestamente bisogna convenire che la pressione fiscale non è stata sin ora certo forte , anzi equa rispetto a molti altri. Nonostante ciò. si sentono già levate di scudi contro tali ventilati inasprimenti, una levata di scudi che però nolenti o volenti dovrà cessare in quanto bisognerà accettare la situazione che si va delineando per San Marino, dopo la guerra persa con l’Italia, con la stampa, con Tremonti.
Giusto urlare ai quattro venti per pretendere che a dare per primi il buon esempio facendo sacrifici e togliendosi atavici previlegi dovrà essere la classe politica , in particolare coloro che ci hanno portato a tutto ciò.
Legittimo pensarlo, legittimo denunciarlo,legittimo pretenderlo. Solo allora i cittadini potranno convenire che i tempi dell’isola felice sono finiti e che il paese sta andando incontro a tempi difficili e come direbbero a Roma “cupi”.
Per cui togliamoci il riccio dalle tasche e cominciamo ad infilarci dentro le mani. Purtroppo non ci sono per ora altre soluzioni .
Bisognerà trovarle ma sembra che ………………….a Proposito, è comunicata la guerra delle targhe di riconoscimento per le nostre auto.
Ma cosa vogliono questi affamati d’oltre confine, sfamarsi con i nostri soldi?
Paolo Forcellini direttore de Lo Stradone