La Samp? Convalescente, diciamo, ma probabilmente guarirà. Con i rinforzi giusti (Cassano sarà il primo) e un po’ di autostima che nella notte di Torino s’era persa per strada. Ci voleva una reazione, questa la richiesta di Ferrero e del diesse Osti. Soprattutto sul piano del gioco, prima che del risultato. S’è vista, e tanto dovrebbe bastare. L’onore è salvo, e pure qualcosa di più. Zenga confermato sul ponte di comando, anche se da Corte Lambruschini erano già sul punto di varare l’operazione-Delneri, che a Genova, sponda blucerchiata, sarebbe tornato di corsa. Il suo rimpianto (“La Gazzetta dello Sport”, 28 luglio scorso) è quello di avere detto cinque anni fa sì alla Juve, rinunciando a giocarsi i preliminari di Champions conquistati con il quarto posto della Sampdoria: dovrà aspettare ancora, anche se sarebbe stato lui l’uomo destinato alla successione di Walter Zenga, dopoché l’altro candidato forte (l’ex stimatissimo Vincenzo Montella) aveva perso terreno a causa della pesante clausola rescissoria con i viola.
Fonte: LA GAZZETTA DELLO SPORT
