TORINO – Il percorso europeo della Sampdoria targata Zenga rischia verosimilmente di fermarsi alla prima stazione. Il poker subito per mano del Vojvodina, all’Olimpico di Torino, è una sentenza per i liguri ai quali, tra sette giorni, servirà un miracolo per superare il terzo turno eliminatorio di Europa League, nell’inferno di Novi Sad. Sotto già dopo quattro minuti per mano di Ivanic, la Samp affonda definitivamente nella ripresa sotto i colpi di Stanisavljevic e Ozegovic, autore di una doppietta. Forse servirà una mano dall’alto, nella città natale di quel Vujadin Boskov che ha scritto le pagine più belle della storia della Samp.
SAMPDORIA SOTTO GIÀ AL 4’ – La formazione blucerchiata è quella prevista alla vigilia, con una sola novità: non c’è Regini, costretto in panchina da un virus intestinale, e Zenga si affida all’esperienza di Angelo Palombo per supportare Silvestre al centro della difesa. Proprio il capitano, però, sale sul banco degli imputati già al 4’: il talentuoso Ivanic viene pescato in area, sfugge al n.17 doriano e infila Viviano in diagonale. La doccia fredda paralizza la Samp, che rischia ancora in più di una circostanza (il più pericoloso è Stanisavljevic, che impegna Viviano su calcio di punizione e colpisce la traversa poco dopo la mezz’ora, approfittando di un’altra incertezza dei due centrali di Zenga).
Fonte: Il Corriere dello Sport