La Piccola Stagione del Teatro Villa giunge al giro di boa, venerdi 2 Febbraio 2018, con l’ultimo appuntamento di Dialetto d’autore e le intense voci di Nicoletta Fabbri e Annalisa Teodorani.
“L’ora delle falene” riunisce le voci di due donne – in cui confluiscono diverse figure femminili che popolano la scrittura di Raffaello Baldini – che s’interrogano sull’arte del sottrarsi e sul mistero della sparizione.
“Annalisa Teodorani ed io da tempo desideravamo approfondire la nostra conoscenza attraverso la poesia e il teatro. Per non rischiare un confronto con l’altezza di “Lello” avremmo potuto tenerlo a distanza, lasciare che la sua voce restasse un’eco in lontananza. Invece abbiamo voluto intonarci con lui, a partire da quella forma parlata della lingua di cui è stato sommo artefice, fino a rileggere e tradurre a modo nostro l’anima tormentata, delicata e a volte nevrotica delle sue figure femminili. All’ora del crepuscolo, quando il sole cede il passo alla luna, si dice ancora in alcuni luoghi che le falene entrino nelle case a portare notizie e, in cerca di quella stessa luce che mette a repentaglio la loro vita, rievochino chi non c’è, domandando una preghiera per le anime in pena”.
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Venerdì 2 Febbraio ore 21 / Dialetto d’autore
Annalisa Teodorani / Nicoletta Fabbri
L’ORA DELLE FALENE
scrittura e lettura scenica di e con Nicoletta Fabbri, Annalisa Teodorani,
tracce da Raffaello Baldini
oggetti di scena, luci e collaborazione tecnica Pier Paolo Paolizzi
prodotto da Cantiere poetico per Santarcangelo 2015
Biglietti: intero 12 €, ridotto 8 € (compresa degustazione a cura di Birra Amarcord)
Riduzioni: iscritti ai laboratori Teatro Villa, Carta DocPer, YoungERcard, Valle dei Teatri Card, riduzioni di legge (under 18, over 65, invalidi, militari), residenti Comune San Clemente.
Biglietteria: i biglietti sono in vendita il giorno dello spettacolo alla cassa del Teatro Villa (la biglietteria apre un’ora prima dell’inizio), oppure in prevendita da Edicola Pensieri & Parole, via Tavoleto 1801, S. Andrea in Casale (di fianco al Conad City), tel. 0541.989400.
Informazioni e prenotazioni tel. 391-3360676 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13).
Mail: teatrovilla@cittateatro.it (specificando nome, numero di posti e spettacolo)
Web: http://www.cittateatro.it/teatrovilla – FB: Città Teatro
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Prossimo appuntamento al Teatro Villa – dall’11 Febbraio: A teatro con mamma e papà
L’ORA DELLE FALENE
… quanti dòni, quant’ luci zàisi ad nòta
Un dialogo a più voci
In un bellissimo intervento dedicato a Raffaello Baldini di alcuni anni fa, Clelia Martignoni scrisse: “Quanti splendidi e fini ritratti di donne e ragazze spesso lampeggiano fra i suoi testi”. Ma tutti quelli che conoscono e amano “Lello” sanno che il personaggio femminile ha attraversato la sua poesia con discrezione e misura, pur presente in tutte le raccolte. Forse “per scrupolo di competenza”, suggerisce la Martignoni. Eppure quei ritratti toccano punte liriche di rara intensità. Che lui fosse capace di parlare anche con voce di donna è fuor di dubbio, dispiace che non l’abbia fatto più spesso.
Il Cantiere poetico per Santarcangelo nel suo primo anno di vita ci ha offerto due belle occasioni: quella di un incontro e quella di rapportarci con quei ritratti, e da lì partire per cercare ancora oggi un dialogo con l’ombra leggera e la voce sottile di Raffaello.
Annalisa Teodorani ed io da tempo desideravamo approfondire la nostra conoscenza attraverso la poesia e il teatro. In questa occasione ci siamo trovate in modo del tutto naturale a lavorare insieme sia in fase di scrittura che in scena, ricche di piacere d’essere intorno a una materia che sentiamo straordinariamente vicina.
Per non rischiare un confronto con l’altezza di “Lello” avremmo potuto tenerlo a distanza, spostarci nettamente dal suo selciato, lasciare che la sua voce restasse un’eco in lontananza. Invece abbiamo voluto dialogare con lui, a partire da quella forma parlata della lingua di cui è stato sommo artefice, fino a rileggere e tradurre a modo nostro, appropriandocene adeguatamente, l’anima tormentata, delicata e a volte nevrotica delle sue figure femminili, che rimandano quasi sempre a un’altra realtà rispetto a quella che vivono o ci raccontano, come se fossero mal collocate dentro le pareti tridimensionali di un mondo che non è in grado di contenerle.
Indagando la solitudine, la dignità, le ansie e le incertezze, i lamenti e i desideri che sono loro, e anche nostri, celebriamo un rito di riappacificazione delle anime di donna che hanno iscritti nelle loro pieghe l’esilio costante e il mutamento incessante e che, volutamente o loro malgrado, si ritrovano ad essere ‘anime solitarie’, come nei versi di Se sofà – che con particolare sincronismo donano il sottotitolo al nostro lavoro e sono ispiratori di un disegno di Gianluigi Toccafondo.
All’ora del crepuscolo, quando il sole cede il passo alla luna, si dice ancora in alcuni luoghi che le falene entrino nelle case a portare notizie e, in cerca di quella stessa luce che mette a repentaglio la loro vita, rievochino chi non c’è, domandando una preghiera per le anime in pena.
L’ora delle falene riunisce le voci di due donne – in cui confluiscono diverse figure femminili che popolano la scrittura di Raffaello – che si interrogano sull’arte del sottrarsi e sul mistero della sparizione.
Nicoletta Fabbri