Sono anni che Cecilia Marchini abbellisce quell’angolo di San Leo con vasi di fiori. Un piccolo e delizioso giardino sul sentiero che prima di lei faceva sua madre, e che molti turisti si fermano a fotografare. Due giorni fa però la Polizia municipale dell’Unione Comuni della Valmarecchia, le ha appioppato una multa di 169 euro per occupazione di suolo pubblico. Ma la mazzata non è arrivata solo a lei, ma anche alla tabaccheria-edicola per le locandine dei giornali, al pittore che aveva messo fuori la bacheca con le sue opere, a un ristorante, un bar, un albergo, alla gelateria e altre attività. Una vera e propria strage che ha messo in sobbuglio il paese di Cagliostro.
«Sono arrivati due giorni fa – racconta Cecilia che ha un’attività artistica di sculture di pane – e hanno cominciato a misurare, poi mi hanno messo la multa nero su bianco. Erano i primi a sembrare dispiaciuti, ma mi hanno detto che non potevano fare diversamente». Cecilia ha deciso che comunque quella multa non la pagherà. «Sono pronta a contestarla – dice imbufalita – sono 40 anni che io e mia madre abbelliamo questo angolo a spese nostre. Pensavo di meritarmi un premio e non una multa. E’ vero che occupo questo piccolo spazio, ma non sapevo che avrei dovuto chiedere un’autorizzazione. E’ come è possibile che in tutti questi anni nessuno me lo sia venuto a dire?». Lei è sicura che la richiesta ai vigili di controllare il suolo pubblico sia partita dal Comune. «Per forza deve essere stata una richiesta del Comune. Capisco per certe invasioni sulla strada, ma non in casi come questi. Hanno beccato tutti quelli che avevano qualcosa fuori, è stata una strage. Stiamo combattendo per abbellire il paese, facciamo sacrifici in un periodo dove non ci sono nemmeno tanti turisti, e invece arrivano le multe. Sono inviperita».
Il sindaco di San Leo, Mauro Guerra, appare piuttosto imbarazzato. «La Polizia municipale di vallata ha controllato alcune anomalie che riguardavano il suolo pubblico del centro storico – spiega – c’erano casi conclamati, incompatibili con il codice della strada. E la signora che ha quella bella esposizione di fiori è finita nel calderone. Evidentemente l’hanno giudicata eccessiva o non autorizzata. Mi dispiace perchè ci ha rimesso una persona che voleva solo abbellire il paese. Chi fa cose utili per il centro storico non andrebbe punito, e se c’è un regolamento antiquato, allora è venuto il momento di cambiarlo». Il Resto del Carlino
