Il Comune di San Leo, famoso in tutta Italia per la sua fortezza, ora ‘aggiunge’ al proprio patrimonio un altro castello. Si tratta di quello di Pietracuta, acquistato all’asta dall’amministrazione al costo di 25mila euro. Situato sul lato opposto rispetto a Montebello, il rudere sarà ora al centro di un importante progetto di riqualificazione e di rifunzionalizzazione dell’intera area. Che, nelle intenzioni del Comune, dovrebbe diventare “la porta del Montefeltro” per chi sale dalla pianura romagnola. Per questo motivo verrà avviato un concorso di idee per individuare il progetto da sottoporre poi all’attenzione del ministero della Cultura, sperando così di intercettare dei finanziamenti. “A seguito di svariate vicende riguardanti la proprietà – ricorda il sindaco di San Leo, Leonardo Bindi – il castello è caduta da anni in stato di degrado ed abbandono. Dopo il fallimento della stessa proprietà l’accesso al sito è diventato addirittura inaccessibile”. Di qui la decisione dell’amministrazione comunale di farsi avanti con il curatore fallimentare, per non far andare in malora il castello, situato sul picco roccioso Acuto, tutt’altro che facile da raggiungere. “Da anni seguivano la questione, finalmente siamo riusciti a prendere il castello”. Come ricorda il sindaco, il valore di quell’area è riconosciuto da molti anni. Nel 1969 il ministero della Pubblica Istruzione emanò un decreto in cui dichiarava che “la zona rupe di Pietracuta sita nel comune di San Leo ha notevole interesse pubblico”. Il Resto del Carlino
