San Mairno. Serravalle, il congedo di Capitan Ercolani: “Undici anni al servizio della comunita’, tra ostacoli burocratici e voglia di fare”

E’ un congedo denso di umanita’, che mescola l’orgoglio per il lavoro svolto all’amarezza per certi meccanismi inceppati della macchina statale, quello di Roberto Ercolani. Il Capitano di Castello uscente di Serravalle, giunto al termine del suo mandato e prossimo al passaggio di consegne per il quinquennio 2025-2030, affida a una lettera aperta il bilancio di undici anni spesi nell’amministrazione locale. Un percorso iniziato nel 2014 come membro di Giunta e culminato con la fascia di Capitano, guidato da un unico faro: il servizio alla comunita’.

“Fa parte del mio essere non tirarmi indietro quando sento che qualcosa puo’ e deve essere fatto”, scrive Ercolani, rievocando i suoi esordi. Rientrato in Repubblica dopo un decennio all’estero, aveva scelto di mettersi in gioco spinto dal dispiacere nel vedere “quante occasioni si stessero perdendo”. Anni in cui l’impegno istituzionale si intrecciava con la passione culturale per la “Corte di Olnano”, portando a casa risultati tangibili come i gemellaggi con Zante e Sulmona. Ma anche anni di scontro con la realta’ della “partitica”, dove spesso, osserva amaramente il Capitano uscente, “l’obiettivo viene confuso con l’ideale e il bene comune con la realizzazione personale”.

Il cuore della riflessione tocca il mandato 2020-2025, nato sotto l’egida della lista civica “Un Castello per tutti… Insieme si puo'”. Un quinquennio segnato dalla pandemia e dalle limitazioni della Legge 158/2020 che ha ridotto i membri di Giunta, ma che ha visto fiorire il prezioso fenomeno del volontariato. E proprio sulla burocrazia Ercolani non risparmia critiche severe: “Non sempre sono riuscito a valorizzare pienamente il tempo che queste persone stavano donando, perche’ dovevo affrontare una mole crescente di burocrazia”.

L’accusa verso certi silenzi della Pubblica Amministrazione e’ netta. Ercolani cita l’articolo 25 della legge sulle Giunte, che imporrebbe risposte entro sessanta giorni: “Eppure, in alcuni casi, sono passati anni senza alcuna risposta”, denuncia, elencando temi irrisolti come la videosorveglianza, la regolamentazione degli eventi e la manutenzione dei parchi. “Non nascondo di essermi sentito talvolta schernito da chi amministra il Paese”, ammette con franchezza, sottolineando il peso di un impegno che ha sottratto tempo a famiglia e lavoro senza sempre restituire i risultati sperati.

Nonostante le difficolta’, l’eredita’ lasciata e’ concreta, a partire dalla nascita dell’associazione “Vo.Ci. nei Castelli” (Volontari Civici), strumento per promuovere la cittadinanza attiva. C’e’ pero’ il rammarico di non aver raggiunto l’obiettivo del 50% di affluenza alle urne, un target che Ercolani si era prefissato nel 2020.

Ora lo sguardo e’ rivolto al futuro e al suo successore, Andrea Crescentini, con il quale e’ in corso il passaggio di consegne. “Ho sentito la sua voglia di mettersi a disposizione per il paese”, afferma Ercolani, augurando alla nuova Giunta di rivitalizzare il centro storico e creare spazi sani per i giovani. Per se stesso, l’ex Capitano sceglie un passo di lato, ma non un addio: “Confermo la mia disponibilita’ ad assistere nelle esigenze che dovessero esserci nei prossimi anni nel ruolo di volontario”.