San Marino. ENTE CASSA DI FAETANO: RAGIONARE SUL FUTURO DI BANCA DI SAN MARINO SIGNIFICA RAGIONARE SUL FUTURO DEL SISTEMA BANCARIO SAMMARINESE

Faetano, 22 novembre 2018 – Alla vigilia dell’Assemblea dei Soci il Cda dell’Ente rilancia la
necessità di una visione a lungo termine che assicuri non solo a Banca di San Marino, ma a
tutto il sistema bancario sammarinese, la possibilità di crescere e consolidarsi; al contempo
stigmatizza la non correttezza dei messaggi diffusi tra i Soci e la popolazione sul tema
dell’eventuale aggregazione BSM – CARISP.
L’Ente Cassa di Faetano si avvicina all’Assemblea dei Soci che si svolgerà domenica 25 novembre
al Palace Hotel di Serravalle. Si tratta di un appuntamento importante in cui i Soci, dopo il primo
incontro del 10 ottobre, saranno informati sullo stato del sistema bancario sammarinese e sulle
linee strategiche che Banca di San Marino dovrà adottare nei prossimi anni per crescere e
consolidarsi. Contestualmente l’Assemblea sarà chiamata ad esprimere un orientamento sulla
prosecuzione degli studi di fattibilità circa la creazione di un nuovo soggetto che dovrebbe nascere
da un’aggregazione tra Banca di San Marino e Cassa di Risparmio della RSM.
L’Assemblea arriva al culmine di un periodo molto teso: il Consiglio di Amministrazione dell’Ente
rileva – con dispiacere – la diffusione tra i Soci, la popolazione e la clientela BSM di messaggi
assolutamente non corrispondenti alla realtà dei fatti, che alimentano un clima di scontro in un
momento che invece chiede a tutte le persone coinvolte nella vita dell’Ente e del Gruppo Bsm una
presenza costruttiva e responsabile.
Si intende quindi sottolineare alcuni punti ritenuti cruciali per riequilibrare l’informazione su questo
tema:
1) Allo stato attuale non è in corso nessuna operazione di aggregazione o fusione
tra Banca di San Marino e Cassa di Risparmio della RSM. Si tratta di un’ipotesi
riguardo alla quale non è stato preso alcun tipo di decisione: ci troviamo ancora in una fase
preliminare di studio, su cui stanno lavorando diversi professionisti che nell’Assemblea di
domenica esporranno le proprie considerazioni.
2) Ragionare sul futuro di Banca di San Marino significa ragionare sul futuro del
sistema bancario sammarinese. Il sistema nella sua interezza necessita di un profondo
rinnovamento sotto ogni punto di vista: tecnico, normativo e di mercato. La raccolta
complessiva, che nel 2008 era di circa 15 miliardi, al 30 giugno 2018 è scesa a 5,6 miliardi: in
sostanza la raccolta perde complessivamente 1 miliardo all’anno. A questo si aggiunga che nei
prossimi mesi il Titano aderirà ai parametri di Basilea 3 che chiederanno ai nostri istituti di
credito adeguamenti patrimoniali e operativi molto impegnativi;
3) Il Consiglio di Amministrazione dell’Ente ha operato e sta operando nel pieno rispetto dei Soci e
dello Statuto, mosso unicamente dalla volontà di esplorare e sottoporre
all’Assemblea tutte le strade possibili perché Banca di San Marino ed Ente
possano crescere e consolidarsi, portando avanti nel migliore dei modi la mission di
sostegno al Paese ereditata dalla Cassa Rurale di Faetano. La criticità di certi scenari di sistema
sono tali da rendere necessarie valutazioni molto serie.
4) E‘ sempre stata ferma intenzione del Cda sottoporre all’Assemblea dei Soci, organo
sovrano dell’Ente, tutte le fasi – valutative e decisionali – delle ipotesi strategiche
al vaglio: la prosecuzione in forma autonoma e una possibile aggregazione. La raccolta firme
avviata dal “comitato no fusione” si è di fatto sovrapposta agli intenti del Consiglio, andando
semplicemente ad accelerare lo svolgimento di incontri che si sarebbero tenuti in ogni
caso.
5) Il Consiglio tiene in grande considerazione la significativa adesione di 150 firmatari alla
campagna del comitato “no fusione” e lo legge come un segno del loro attaccamento a
questa istituzione e della legittima volontà di far sentire la propria voce riguardo al
futuro di Bsm ed Ecf. Si ricorda al contempo che la compagine dell’Ente conta 330 Soci.
6) Dispiace constatare come tanti Soci siano stati portati a firmare una proposta di “diniego
preventivo” ad un’ipotesi di aggregazione sulla base di informazioni non complete e non
corrette.
Il Consiglio di Amministrazione si unisce quindi ai propri Soci nel ribadire l’esigenza di analisi e dati
concreti su cui basare ogni necessaria decisione, sia che ci si orienti verso un percorso autonomo
che verso un’ipotesi di aggregazione. “Siamo ben consapevoli – afferma il Presidente Maurizio
Zanotti – che i tempi ci mettono davanti una sfida molto impegnativa, che chiede tutto il nostro
impegno e la nostra serietà. Ci aiuta in questo la fortuna di poggiare su una storia fatta di tanti
uomini che a partire dal 1920 hanno rischiato del proprio per sviluppare uno strumento di sostegno
alla comunità sammarinese come la Cassa Rurale di Faetano. Ci sentiamo profondamente legati ai
valori che l’hanno originata e siamo certi che essi possano illuminare le scelte che dobbiamo
prendere.”