San Marino si prepara a ricordare due date storiche importanti che segnano la storia delle istituzioni: il 1974 e il 2004.
A distanza di 40 anni infatti, il Titano celebra con una conferenza pubblica che si terrà giovedì, alle 17, alla Biblioteca di Stato, la Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’ordinamento sammarinese, e insieme a questa, i 10 anni dalla prima sentenza del collegio Garante della costituzionalità delle norme. Nel presentare l’iniziativa, il segretario di Stato per gli Affari interni, Gian Carlo Venturini, affiancato dal segretario per l’istruzione, Giuseppe Morganti, ne sottolinea la rilevanza: “Queste date segnano la svolta del nostro Paese che mantiene una normativa ancora attuale e insieme ad essa un organismo che deve applicare la certezza dei diritti sulle norme del consiglio grande e generale”.
Morganti rileva che, diversamente da tanti altri Paesi, impegnati in dibattiti senza fine nelle riforme istituzionali, “San Marino ha affrontato questo nodo nel ’74 con questa dichiarazione che è continuata nella sua essenza fino alla fine degli anni ’90 quando si è riacceso il dibattito”.
Quindi dopo un accordo a larga maggioranza delle forze politiche, “ci sono state le integrazioni fondamentali dei primi anni 2000 che hanno definito l’attua- le assetto”, distinguendo le funzioni del governo da quelle del consiglio e precisando i ruoli. Nel tempo il dibattito non si è più infiammato, osserva Morganti, perché “la Repubblica ha seguito percorsi di ammodernamento necessari che hanno determinato l’attuale assetto”.