San Marino. 1.000 alberi sacrificati per far posto ad un’inutile quanto costosissimo PST (Parco Scientifico-Tecnologico). Sds Arzilli gravemente responsabile. Opposizioni gravemente assenti

Comunicato-stampa-PST-galazzano-dic-2015-1Gli interventi in CGG del 19 Maggio 2016 relativi al Comma 10

a) Progetto di legge “Modifiche alla Legge 29 gennaio 1992 n.7 – Piano Regolatore Generale (P.R.G.) per l’attuazione di Interventi di Sviluppo Economico” (II lettura)
b) Istanza d’Arengo perché il progetto edilizio denominato “Parco Scientifico Tecnologico” non venga realizzato nella zona del “Parco Urbano” sita in località Galazzano (istanza n.14)

Stefano Canti, Pdcs relatore di maggioranza: “Il segretario Mularoni in Commissione ha effettuato una relazione sui progetti che il governo intende promuovere per lo sviluppo economico. In tale ottica, ha ribadito che le modifiche al Prg previste sono finalizzate ad apportare adeguamenti per consentire la realizzazione del Parco scientifico tecnologico, da edificarsi a Galazzano e non a Ca’ Chiavello, di un parcheggio pubblico a Montegiardino, dell’adeguamento degli spazi pubblici necessari al nuovo impianto sportivo di Acquaviva, dell’ampliamento della zona produttiva in località Ciarulla. La minoranza è stata contraria in maniera unanime sui progetti proposti dal governo, fatta eccezione per l’impianto sportivo di Acquaviva. La maggioranza ha spiegato i benefici che il Pst può portare all’economia del Paese. Ha posto in evidenza la volontà di più giunte di castello di avere questa infrastruttura. I requisiti indispensabili devono essere aree pubbliche con ampi spazi verdi e accessibili. La maggioranza ritiene l’area individuata facilmente accessibile dal punto di vista viario. Il segretario di Stato ha sottolineato che nel Pst non verranno insediate imprese metallurgiche o chimiche inquinanti, ma solo centri di ricerca e imprese che operano in rami compatibili con la vicina area residenziale”.

Augusto Michelotti, Su, relatore di minoranza: “I consiglieri di opposizione condannano il continuo e reiterato ricorso alle varianti di Piano regolatore come strumento sostitutivo di una corretta pianificazione urbanistica. In merito agli articoli 2 e 3 è stato espresso parere sfavorevole a questo ennesimo intervento dello Stato su terreni destinati a parco urbano. E’ risaputa la funzione depurativa degli alberi che agiscono sia a livello organico che meccanico nell’abbattimento degli inquinanti e per la produzione di ossigeno. Non c’è stato il tentativo di realizzare una struttura ad alta tecnologia, intervenendo su un’area già urbanizzata ed edificata. La nota positiva emerge dalla decisione di operare una compensazione edificatoria eliminando una porzione edificabile nella zona di Ca’ Chiavello. L’articolo 5 modifica il perimetro della zona a servizi sportivi di Gualdicciolo. Le modifiche sono lievi. Il campo sportivo, per assecondare gli standard di omologazione UEFA, verrà costruito su un solaio in cemento armato di 8mila metri quadrati appoggiato su una selva di pali di fondazione. Si è preferita la colata di cemento ad alto impatto ambientale a una realizzazione più morbida e in sintonia con la natura, magari ricorrendo a opere di ingegneria naturalistica. Alcuni consiglieri di minoranza si sono astenuti mentre altri hanno votato contro a tutti gli articoli e alla votazione finale della legge”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “Su questa variante la Commissione si è divisa sulla zona individuata sul Pst, il governo ritiene che, con le modifiche apportate dalla Commissione, che prevedono lo sviluppo del Pst in una zona già edificata e dismessa, da riqualificare, e il contenimento massimo degli indici edificatori in altre aree, di aver in qualche modo accolto sollecitazioni e preoccupazioni. Ci rendiamo conto delle considerazioni sulle compensazioni in altri Castelli rispetto interventi a Serravalle, ma noi interveniamo secondo quanto consentito dalla legge. Rispetto le opinioni di tutti, ma con gli interventi previsti, riteniamo di essere venuti incontro alle esigenze sollevati. I ricorsi sono stati respinti, uno era contrario all’insediamento del Prg, un altro chiedeva la compensazione nel Castello, per il resto nessun altro ricorso. Sono le ultime due varianti di Prg di questa legislatura, partirà poi uno studio che vedrà il coinvolgimento di tecnici e di tutti i partiti, non appena inizierà il suo compito l’architetto Boeri chiamato a redigere il nuovo Prg”.

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria: “Il Pst non è un progetto qualsiasi ma mira a dare sviluppo al Paese secondo un’economia basata su ricerca e sviluppo. Sono spesso tacciati come esempi negativi i Paesi che non investono in questi settori e sono arretrati nell’Eurozona. E’ un progetto che parte da lontano con una genesi complessa, all’inizio non prevaleva l’interesse generale, ma quella di speculazioni immobiliari su terreni privati. Tutto è cambiato quando siamo riusciti a togliere le cartine del progetto e siamo riusciti a parlare più dei contenuti che dei contenitori. Ciò ha tolto l’interesse dei privati e ha permesso una scelta forte e decisiva: essendo un progetto forte per il Paese infatti i terreni devono essere pubblici, deve essere qualcosa che rimanga allo Stato. Ciò ha consentito di poter partire con una prima fase dell’incubatore di impresa. E’ partita a maggio 2014 e posso darvi i dati aggiornati: oggi ci sono 26 aziende interne, più di 50 progetti sono stati sottoposto all’esame del comitato valutatore, oggi all’interno di questa struttura ci sono 53 nuovi occupati, per il 90% dal terzo livello in su, sono assunte professionalità, in maggior parte sammarinesi, che hanno trovato risposta al loro percorso di studi. In un anno e mezzo sono numeri importanti. Si inizia poi ad assumere persone addette alla produzione, segno dei primi risultati in termini di produzione. Abbiamo gente che vuole entrare e non sappiamo più dove metterli, dobbiamo dare risposte, cercheremo soluzioni transitorie, ma abbiamo bisogno di costruire la Casa del Pst su terreni pubblici che rimangano dello Stato. Abbiamo l’esigenza di costruire un parco Pst connesso con il mondo, dove i servizi basilari- fibra ottica e telefonia- siano presenti. Seconda esigenza è a vicinanza alle arterie stradali principali.  Il Parco deve avere caratteristiche di innovazione anche nella costruzione, con attenzione al verde, costruzione secondo i parametri della bioedilizia e maggiore indipendenza energetica, deve essere integrato con l’ambiente . Su 26 mila metri quadri solo 10 mila saranno impegnate nella costruzione, andando a intervenire inoltre miglioreremo la situazione franosa, dato che costruiremo a monte, realizzando poi un parco vero, dandogli senso di parco urbano. In altri Paesi, le riconversioni delle zone industriali seguono l’insediamento dei Pst.
Proporrei di aggiunge al Pdl un comma 3 bis che introduca “prescrizioni particolari”, in cui si dica, in sintesi, che non costruiremo niente, non faremo niente se non ci sarà un passaggio in Consiglio Grande e Generale che approvi il progetto, il Prg e la relativa convenzione per la realizzazione del Pst. E’ per avere una visione di quello che andremo a realizzare in quest’Area. Purtroppo la soluzione ci è venuta adesso”.

Vladimiro Selva, Psd: “Colgo con favore la delibera che incarica Boeri a uno studio di Prg. Questa variante si rende necessaria per mutare lo strumento urbanistico alle esigenze del Paese. Variante riguarda 4 temi di cui 3 marginali, aree molto contenute, condivido quanto sostenuto dalla relazione di maggioranza su quelle aree. Vorrei spendere qualche minuto invece sulla parte di variante che riguarda l’individuazione dello spazio per creare il Pst. Siamo convinti sia un progetto utile al Paese e su cui la politica da tempo si è impegnata e che sta dando già risultati. Tutti sosteniamo il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, vorremmo questo principio fosse prioritario sempre. Ci rendiamo conto che un’area debba essere trovata per dare senso compiuto a tutto lavoro. In parte questa area soddisfa il requisito, il grosso del costruito sarà su un’area già edificata. L’impatto sul verde esistente: non sarà cementificato, le piante saranno spostate e ripiantumate in altre parti. Anche alla luce della proposta del segretario, si può cogliere con favore questo provvedimento legislativo”.

Paolo Crescentini, Ps: In commissione ci siamo espressi con l’astensione, ci auspichiamo si giunga poi al più presto al Prg per non dovere sempre procedere a varianti. Da parte del Ps ci sarà massima attenzione al progetto con l’auspicio possa arricchire il comparto economico sammarinese e possa dare prospettive nuove al Paese. Altri provvedimenti di legge, in particolare per Montegiardino si parla di parcheggio da tanti anni, il segretario precedente aveva previsto uno stanziamento di cento mila euro, ma non si sono visti lavori, se non quelli di manutenzione. Mi auguro si possa procedere alla realizzazione di una struttura necessaria. Sul campo da calcio: non facciamoci sfuggire l’occasione per iniziative importanti volte a riqualificare il Paese, per strutture in grado di ospitare eventi anche extra sportivi”.

Tony Margiotta, Su: “Sulla modifica di Prg ci sono diversi interventi tra cui quello sul Pst. Mi sono sempre espresso in modo positivo su questo progetto che può creare condizioni per poter fare impresa e dare opportunità ai giovani attraverso le loro start up. Questo parco che fino qualche anno fa sembrava una chimera, oggi ha aziende al suo interno, ha realtà innovative. Al comitato valutatore sono arrivati 50 progetti ad indicare la sua vitalità. E’ però fondamentale tenere in considerazione l’istanza dei cittadini, si possono creare nuovamente le condizioni di distorsione del progetto e per la sua attuazione. Ancora una volta si rischia che i progetti arrivino dall’alto senza la condivisione della cittadinanza limitrofa. Per quello io dico che forse era molto meglio individuare zone sì vicino al confine, come Galazzano, ma è da evitare l’uso di una zona parco vicino a una zona residenziale e addirittura con l’abbattimento di mille e cinquecento alberi. Questo è alquanto discutibile. Per quello siamo contrari a questa scelta. Che può essere fatta dall’altra parte della strada. Dieci metri più in là. Ci sono tantissime strutture e zone che si possono adoperare appositamente per fare questo progetto e per riqualificare. Ci sono anche strutture vuote e fatiscenti. In modo che non si vada in contrasto con i residenti e per mantenere zona parco. Ripeto non siamo assolutamente contrari al progetto, ma per quel che ci riguarda la nostra votazione a questa modifica sarà negativa. Il gruppo Su presenterà poi un suo emendamento”.

Mimma Zavoli, C10: “Come movimento siamo assolutamente favorevoli affinché aziende di questo tipo siano benvenute nel nostro territorio, per la loro sostenibilità. San Marino può essere un polo attrattivo per le peculiarità statuali.  Alcune domande: Abbiamo figure in grado di muoversi senza improvvisazioni? Dobbiamo reclutarle esternamente? Sarebbe un punto critico. Si è pensato a chi rivolgersi? L’auspicio è che anche in questa occasione non si improvvisi. Dateci prova che le vostre idee non siano mosse da certe spinte ma da pensieri che vogliono costruire qualcosa di concreto. Che non si scelgano persone inesperte, vicine alla politica dominante, che non sia un veicolo su cui salire”.

Elena Tonnini, Rete: “Ci sono 4 interventi sul territorio. Si va di nuovo a intervenire su aree verdi o agricole, in diverse zone. Per il Pst verranno utilizzati 35 mila metri quadri, oggetto fra l’altro dell’istanza d’Arengo portata in discussione. I cittadini chiedono che i 35mila metri quadri rimangano destinati a parco. Il Pst doveva andare a Faetano, poi si parlò di Montepulito, ora Galazzano. Ciò fa capire che non c’è una pianificazione ragionata del territorio. Il Prg viene stravolto a seconda della volontà dei segretari. Sembra sia nemico dello sviluppo. Collocare il Parco scientifico in un edificio già esistente sarebbe utile per ridare slancio al comparto edile, che troverebbe un volano per rimettersi in gioco in un’edilizia che ha futuro, cioè la riconversione dell’esistente. La bio edilizia in un’area boschiva non porta vantaggi. La bio edilizia in un luogo dismesso sarebbe invece un grande miglioramento. Con questo passo in più il movimento Rete avrebbe dato l’ok al progetto. Siamo contrari al metodo per cui l’Aula si fa promotrice per la creazione di convenzioni”.

Maria Luisa Berti, Ns: “Finalmente viene portata in Consiglio la seconda lettura a queste varianti di Prg. Gli interventi sono finalizzati a dare un impulso allo sviluppo economico, non ci sono interessi di parte. Sono varianti nell’interesse della collettività. Sul Pst accolgo lo slogan del segretario di Stato Marco Arzilli. E’ un progetto del Paese, per il Paese. Qui non si fanno speculazioni con privati. Si è scelto di individuare un terreno di proprietà pubblica. Quando ci sono proprietà statali, è necessario che ci sia una convenzione che disciplina la materia. Non ci sarà solo una struttura edificata, ma una struttura che sfrutta il verde. L’impatto sarà il meno forte possibile. Non ci saranno impatti sotto il profilo dell’inquinamento. Le imprese che verranno inserite nel Pst non godono di sgravi sui contributi dei dipendenti, non ci sono agevolazioni ulteriori. Non ci sono decine di persone contro il progetto: la giunta di castello, all’unanimità, si è espressa contro l’istanza d’Arengo. E’ un progetto trasparente. Sosterremo le varianti al Prg”.

Luca Beccari, Pdcs: “E’ importante sottolineare l’importanza del provvedimento principale, cioè la variante che permetterà la realizzazione del Pst. E’ giusto partire dalla valenza del progetto. Il Pst intercetta il primo ciclo di vita dell’impresa, quando l’impresa non esiste come realtà produttiva. E’ una fase che può comunque generare valore aggiunto. Chi vuole creare innovazione vive una fase non produttiva. Ma ci sono effetti importanti per la collettività: riversa il sapere anche sull’ambiente dove è ospitata. Dall’altra parte c’è il legame con il territorio, che porta a veri indotti quando la ricerca diventa produzione. Credo che la vera difficoltà sarà capire il grado di specializzazione della realtà che andremo a costituire. Non sarà secondario andare a studiare, a San Marino, rispetto al sistema finanziario, prodotti a supporto di questo tipo di realtà. Nella legge sulle start up abbiamo parlato di stock option. Si apre una sfida importante”.

Nicola Selva, Upr: “Serve una maggiore pianificazione del nostro territorio. A maggior ragione quando si vogliono trovare nuove vie di sviluppo. Le numerose varianti denotano, come già sottolineato dall’opposizione, una non corretta progettazione del territorio. Non siamo stati in grado di definire aree territoriali di sviluppo in linea con le esigenze. Va evidenziata la variante relativa al Pst. Ritengo che sia un progetto importante. Si va purtroppo a intaccare una zona verde. Credo nel Pst perché può occupare un’economia di nicchia. Sarebbe opportuno conoscere qualche dato in più per sapere quale sarà il futuro del progetto. Capendo così se ciò giustifica una variante di piano regolatore. Riconosco alla segreteria di Stato che ha portato la compensazione. Le valutazioni non mi portano a un parere positivo”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Rispetto al Pst, mi auguro che il progetto possa essere qualcosa di mai visto a San Marino, in termini positivi. Sugli altri interventi rilevo che nonostante le economie che cerchiamo di fare, continuiamo a offrire servizi di cui possono usufruire i cittadini”.

Franco Santi, C10: “Siamo contrari alla logica degli interventi a spot sul Prg. Due elementi sono fortemente negativi. Il primo riguarda il Pst: non condividiamo la scelta perché doveva essere fatta un’operazione di riqualificazione dell’esistente. Sosteniamo il Pst, però critichiamo questo approccio, perché siamo convinti ambientalisti. Il territorio è una risorsa preziosa. Rispetto al campo di Acquaviva, siamo critici perché il governo del territorio non ha adottato una logica di protezione del territorio, ma preso atto di quanto proposto dalla federazione, che si è avvalsa di un tecnico”.

Gianfranco Terenzi, Pdcs: “Vorrei soffermarmi su un aspetto che nessuno ha affrontato. Mi riferisco alla variante che si farà nella zona di Ciarulla. Non la condivido e mi scuso con chi sentirà le mie considerazioni. Chi passa nell’area sportiva si rende conto della congestione del traffico, della mancanza di parcheggi. Una modifica del Prg per poter fare degli insediamenti imprenditoriali e industriali in quella zona non è una scelta buona. Si toglie spazio a un’area particolare, che è quella sportiva di Serravalle. Sono molto preoccupato. Penso di poter suggerire al segretario di temporeggiare su questo provvedimento”.

Massimo Cenci, Ns: “E’ un variante necessaria, il Prg ha 25 anni, le esigenze sono cambiate. Accogliamo con favore l’avvio dell’iter a un nuovo Prg. Abbiamo individuato l’area ideale per l’insediamento del Pst, un’area pubblica, in modo che non sorgano dubbi di speculazione. Le aree saranno inalienabili e chi andrà al Parco lo farà con un semplice contratto di locazione. Il test dell’incubatore ha funzionato molto bene, andiamo avanti senza timore. Serve spazio, verde che in parte deve restare verde, connessione con il mondo, fisica e non fisica. Si recupera un’area già costruita e attualmente fatiscente e si costruirà solo su una restante parte. Visibilmente l’impatto sarà limitato e sarà un parco vero. Chiediamo poi di vincolare l’efficacia della variante solo a quando il Consiglio approvi il progetto, Prg e convenzione. Stiamo gettando le basi di un’economia diversa, diversificata e compatibile alla nostra realtà”.

Stefano Canti, Pdcs: “Per la realizzazione di questa importante infrastruttura noi abbiamo fatto la giusta scelta con Galazzano. Confermando il principio di compensazione, in questo intervento viene prevista anche la riqualificazione dell’area ex bovaria già edificata. La struttura dovrà essere principalmente costruita nell’area già edificabile ed estesa in un’area che sarà trasformata da zona parco a edificabile. Approvata questa variante, dovrà essere dato corso al Prg e con l’emendamento si propone che la proposta del Prg dovrà tornare in Aula per una presa d’atto e per capire se queste indicazioni del progetto di variante saranno recepite o meno. Colgo favorevolmente la disponibilità dei partiti di opposizione ad avere accolto l’inserimento di questo emendamento è un’opportunità da parte di tutti rivedere questo Pdl. Il governo ha cercato di coinvolgere l’Aula il più possibile nella realizzazione di questo progetto. Sulla nomina dell’architetto Stefano Boeri: la figura individuata è di alto profilo professionale. E’ una giusta scelta in questo importante ambito con la giusta sensibilità per l’ambiente”.

Augusto Michelotti, Su: “Tematiche di questo tipo, presentate con una legge di 4-5 argomenti, tutti importanti, si fa fatica a discuterli. E’ vero, dobbiamo progettare un paese nuovo, ma non è con questi argomenti che si fa. Il Pst può avere tutte le sue ragioni, ma non ci piace la sua collocazione, non la sua esistenza. Si fa fatica a dire che con oltre mille piante non si abbia un parco urbano, anche se non è attrezzato. Ma in quest’Area sulla boveria, nella parte nord c’è una zona servizi, un classico modo di governare alla vecchia maniera, che non dovrebbe esserci. E’ una vecchia area destinata ad una casa di riposo, lo Stato ha venduto il terreno facendo il passaggio di proprietà, poi la casa di riposo è stata fatta altrove e, invece di tornare a parco, questa area è stata confermata come area servizi. Se fosse stata libera, andare a costruire il Pst un po’ più in giù senza danneggiare gli alberi, sarebbe stato più accettabile. Pazienza, confido nel buon senso di chi progetterà il Pst. Ero favorevole a una zona già edificata, facendo un intervento più coraggioso”.  

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Si possono trovare forme di scambio tra Università e Pst, stiamo parlando di un progetto improntato al futuro e sicuramente positivo. Una difficoltà concreta è dare al Parco le gambe dal punto di vista economico, i proponenti siamo noi, in questo caso, si deve trovare investitori sulla gestione del Pst. E la scelta di Galazzano serve a individuare questa soluzione, si deve ragionare per essere garantiti sull’uso del territorio, per evitare speculazioni in aree del Paese non edificate. Anche in questo caso è prevista una compensazione di 28 mila metri quadrati, destinabili a zona servizi, e che non lo saranno più. L’emendamento proposto sospende l’efficacia della variante fino a quando non sarà presentato un nuovo Prg. Si insedieranno aziende che si occupano non di materie impattante, è un modello di sviluppo basato su un’economia immateriale, non solo merci, ma che si identifica con una cultura produttiva che potrà far conoscere San Marino anche su questi aspetti. L’accordo del 2012 sul TecnoSciencePark ha coinvolto anche entità amministrative sia marchigiane che dell’Emilia Romagna, ci sono 22 firmatari, è un progetto a tutto campo che riguarda un modello di sviluppo su cui questo governo e la maggioranza intendono investire. Tenendo conto delle esigenze del territorio”.

Manuel Ciavatta, Pdcs: La scelta del legislatore non è migliore possibile dal punto di vista tecnico, si sarebbe dovuta fare infatti una riformulazione del Prg, ma sappiamo cosa comporta a livello di tempistiche. Si è partiti con l’incarico a colui che dovrà redigerlo. Credo esiga una profonda e nuova consapevolezza da parte della politica per evitare i trascorsi del passato. E quando si riuscirà a realizzare, sarà una grossa prova di maturità della politica, del parlamento e degli uffici. Vorrei sottolineare il valore di questo progetto, che servirà davvero a dare impulso ulteriore a tutta la dinamica della ricerca a livello di sviluppo imprenditoriale. Associare la ricerca allo sviluppo delle imprese è una dinamica che aiuta molto le imprese a qualificarsi. Apprezzo il governo si sia impegnato nell’emendamento, per cui finché non ci sarà il progetto strutturato e finché non si tornerà in Aula, il progetto non avrà efficacia piena, per dare le dovute garanzie. Sull’incarico all’archiettto Boeri: ha costruito palazzi con 21 mila alberi in una zona di Milano, dove il verde non c’è,  è una firma molto importante”.

Repliche:

Marco Arzilli, segretario di Stato replica: Ringrazio tutti gli intervenuti che hanno condiviso il progetto, è una condivisione necessaria. A riguardo, il presidente del TecnoScience Park Spa ha chiesto un tavolo di confronto permanente con le istituzioni perché il progetto è di tutti, non del governo o della maggioranza.  TecnoScience  Spa ha chiuso il primo anno con 14 mila euro di attivo perché le aziende che sono all’interno parco devono pagare: è un altro esempio che conferma come le imprese fanno economia sul serio.  Intervento a Galazzano sarà su due fronti: recupero dell’area ex bovaria, in primis. Sulle aree circostanti condivido il pensiero di Michelotti, purtroppo quelle aree non le abbiamo più. L’Ex bovaria è un’area con strutture fatiscenti e un edificio pericolante, la riqualificazione potrà fare solo bene. Poi sull’area parco l’intervento avrà un indice molto basso e non è nostro interesse disboscare area, interesse è mantenere l’area verde. Valuteremo come fare con le piante per riposizionarle. Cercheremo di avere la giusta attenzione sulle tematiche ambientali. Il 20 aprile scorso è stato firmato un accordo importantissimo che è l’inizio di un percorso comune di università, Pst e un istituto finanziario che ha stanziato 2 mln di euro per finanziare start up. Condivido con Zavoli che non possiamo improvvisare su questo progetto, anche per quanto riguardo la formazione. Dobbiamo lavorare perché San Marino abbia risorse professionali al suo interno per il Pst, per questo l’università è un attore importante.Così come la parte finanziaria, anche perché è in grado di cambiare parametri di valutazione del progetto, certificare la sua sostenibilità, di qui la firma dell’istituto sammarinese che non è esclusiva, è un inizio. Continueremo ad andare tra la gente a spiegare il progetto. Se venisse accolto l’emendamento permetterà di far tornare in Aula questa variante, Prg e la convenzione. Sarebbe un messaggio forte: siamo qui non per far qualcosa contro qualcuno, ma per costruire qualcosa per il Paese. E’ singolare che si possa ragionare in questi termini per i futuri passi. Su questo assicuro il mio impegno personale e del governo”.

San Marino, 19 MAGGIO 2016/01

Dire.it