SAN MARINO. 10 DOMANDE AL SEGRETARIO DI STATO PER IL TURISMO TEODORO LONFERNINI BY ”Diversamente Pasqualina”

10 DOMANDE AL SEGRETARIO DI STATO PER IL TURISMO TEODORO LONFERNINI

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1) Lo sa che la Carta dei Diritti riconosce l’iniziativa privata e che le attività commerciali si basano su criteri di economicità?

2)  Lo sa che l’interferenza dello stato nell’iniziativa privata, intesa come imposizione sugli orari di chiusura delle attività commerciali, cosa di cui Lei si è macchiato con il decreto recentemente proposto al Consiglio Grande e Generale, trova riscontro solo nei paesi totalitari ?

3)  Sulla tratta internazionale Rimini – San Marino, per la quale lo Stato di San Marino ha sempre versato cospicui contributi in denaro (quindi soldi di tutti noi)  alla società concessionaria,  è permesso fare pubblicità per attività private ed estranee alla linea internazionale?

4)  E’ normale che a tutti i turisti che decidono di salire sull’autobus della linea internazionale per  visitare San Marino, venga consegnato un biglietto con sconto sulle tariffe per salire sul trenino della discordia?

5)  E’ normale che sullo stesso biglietto sia previsto anche uno sconto per un negozio del centro storico  che guarda caso risulta di proprietà delle stesse persone che gestiscono la linea internazionale e il trenino della discordia?

6) Visto che sempre sul famigerato biglietto rilasciato sull’autobus che esercita la linea internazionale si caldeggia anche l’acquisto di un biglietto per la funivia, a prezzo scontato, che accordi geniali lo Stato o direttamente l’Ufficio del Turismo hanno pensato bene di porre in essere, scombinando di fatto gli equilibrii dei flussi turistici dei vari poli?

7)  E’ più vantaggioso per l’immagine di San Marino o per le tasche di qualche privato il fatto che un visitatore della nostra Repubblica  paghi per arrivare con l’autobus di linea internazionale a San Marino Città, poi paghi nuovamente per scendere con il trenino a Borgo attraverso un percorso panoramico assai modesto, e poi paghi ancora per tornare in Città con la funivia, da dove, fra l’altro, tanti turisti faticano a ritrovare il luogo dove sono stati portati con la linea internazionale?

8)  Come mai i turisti che decidono di non salire sul trenino della discordia scegliendo le naturali vie di accesso al centro  dove è situata la rete di attività commerciali, chiedono sempre come arrivare alla funivia per raggiungere il centro storico? Non è che magari sull’autobus di linea internazionale vengano volutamente fornite informazioni poco chiare o fuorvianti, in modo da favorire l’utilizzo del trenino della discordia da parte degli ignari turisti?

9) Tutto quanto detto Le pare un bel biglietto da visita per la Repubblica di San Marino?

10) Perchè non dare a tutti gli operatori del turismo gli stessi vantaggi, potrebbe essere un’idea per aiutare il turismo in crisi. Lo stato potrebbe pagare bene una concessione;  poi potrebbe concederne un’altra e autorizzare la promozione della seconda attraverso la prima; concedere anche di promuovere una terza attività, attraverso la prima e la seconda concessione; fornire anche di cospicui quantitativi di biglietti per la funivia a prezzo ridotto; concedere al singolo operatore turistico la possibilità di gestirsi i flussi turistici come meglio crede per guadagnare il più possibile; costringere tutto il traffico su gomma  di Città a viaggiare alla velocità di 25 Km orari, dietro i trenini della discordia che sono tutti dello stesso colore, così non danno nell’occhio  ma si moltiplicano ogni anno. Perchè no, Segretario?

 

Diversamente PasqualinA.