Sentire certi figuri parlare del Conto Mazzini ci fa sorridere.
Soprattutto quando si taccia la libera stampa di voler colpire chi aveva fatto le indagini. Anche perché chi si lancia in certi proclami forse non si accorge che fa dichiarazioni etero e auto accusatorie e va semplicemente a confermare nuovamente il quadro probatorio che sta emergendo.
Ovvero che c’è chi avrebbe agito scientemente per colpire (anche) tutti coloro che non si sono piegati al pensiero unico ma che giustamente pretendevano di vederci chiaro non solo per quanto riguardava i fatti attribuiti agli imputati, ma anche circa la ridda di voci che si rincorrevano su chi quelle indagini le conduceva.
A tutela dell’indagine stessa peraltro, visto che se alcuni gravi fatti corrispondessero al vero gli imputati rischierebbero di farla franca.
Al momento di certo c’è che dopo che qualcuno ha evocato il Conto Mazzini (e probabilmente in piena campagna elettorale) si terrà finalmente la prima udienza di appello, fissata per tutti gli imputati il 10 ottobre alle ore 9.
Certamente sarà solo un caso che tutto si sia sbloccato magicamente proprio ora.
Quel che è certo è che se qualche partito ormai politicamente morto avesse deciso di “resuscitare” in questa maniera ha fatto i conti molto male. Dal canto nostro non faremo né più, né meno che il nostro mestiere cercando di scavare e comprendere ad esempio se sia accettabile che vi fosse un magistrato che predisponeva alleanze politiche a tavolino.
Non è tollerabile per la stessa autorevolezza del Tribunale che su certe toghe si vociferi di tresche, evasioni, amicizie scomode e via discorrendo.
Ma per qualcuno forse è meglio prendersela con quella stampa che non accetta le veline ed eliminare mediaticamente o con indagini “scientifiche” quei giornalisti scomodi!
Ogni tassello, ci spiace per chi ha ordito certe trame, sta andando tuttavia al proprio posto.
Ci potete denigrare, denunciare, condannare, chiuderci… ma non riuscirete mai a zittirci.
Lo promettiamo ai sammarinesi e al pubblico interesse verso il quale è rivolto il nostro lavoro e impegno.
La RepubblicaSM
SOTTOSCRITTO ANCHE DA GIORNALESM