San Marino. 122 mila euro per gli ex membri del Consiglio Grande e Generale.

soldi 50 euroApprovato nel dicembre 2014 un emendamento alla Finanziaria che prevede che non possa piu? usufruirne chi viene condannato in via definitiva a piu? di un anno di prigione, chi commette reato contro i diritti politici e chi subisce l’interdizione dai diritti politici.

Dopo la pausa referendaria riprendiamo la pubblicazione degli emolumenti elargiti dalla Pubblica amministrazione nel 2015 e pubblicati “ad valvas palatii” nelle scorse settimane come previsto dalla legge del 1972.

Tra i destinatati dei soldi pubblici, insieme ai membri del Congresso di Stato, ai dirigenti Pa, ai vertici delle forze dell’ordine,
ai giudici del Tribunale, ai consiglieri e ai partiti politici di cui abbiamo gia? dato conto nei giorni scorsi ci sono anche gli ex consiglieri che percepiscono il vitalizio.

Al contrario dell’Italia, dove gli ex parlamentari percepiscono diverse migliaia di euro al mese – chi 5.300 come Walter Veltroni, chi 8.400 come Vittorio Sgarbi fino ai 31mila euro al mese dell’ex Premier Giuliano Amato – a San Marino il vitalizio e? al massimo di 2.850 euro netti all’anno.

Come riportato nella tabella accanto, nel 2015 ad usufruirne sono stati 54 ex consiglieri che in totale hanno percepito poco piu? di 122 mila euro netti.

Ma come funziona? Ad istituirlo e? stata la legge 38 del 20 marzo 1997 che prevedeva allora la corresponsione “su espressa richiesta dell’interessato” di un compenso mensile di 300 mila lire per chi fosse stato consigliere per una legislatura – della durata superiore a tre anni-, 400 mila per chi lo fosse stato per due e 500 mila per chi lo fosse stato per tre o piu? legislature.

Con la riforma delle pensioni di fine 2011 anche questi vitalizi hanno subito delle modifiche. Da qui al 31 dicembre 2020 e? stato previsto l’innalzamento dell’eta? che permette di farne richiesta fino ai 66 anni. Inoltre non possono usufruire di questo assegno gli ex consiglieri che gia? percepiscono una pensione superiore al tetto massimo dei 42 mila euro all’anno prevista dalla riforma.

Con la rivalutazione annuale dovuta all’inflazione nel 2015 chi ha ricevuto l’assegno piu? alto in quanto per piu? tempo in Consiglio ha portato a casa 2.856 euro netti, pari a circa 220 euro mensili.  A percepirlo sono stati 32 ex politici tra cui l’ex Segretario di Stato ed ex presidente della Fondazione San Marino, Tito Masi, il presidente del Cda della Giochi del Titano, Ernesto Benedettini, i socialisti Antonio Lazzaro Volpinari, Maurizio Rattini, Germano De Biagi e l’ex segretario di Stato Romeo Morri.

In 11 invece hanno percepito 2.285 euro netti, circa 175 euro al mese, in quanto consiglieri per due legislature, mentre in 15 hanno ricevuto 1.711 euro, pari a 131 euro al mese. Nell’elenco compaiono anche i big della Democrazia cristiana degli anni ‘90-2000 Gabriele Gatti e Clelio Galassi e il presidente della Federcalcio Giorgio Crescentini.

Negli ultimi anni il vitalizio e? stato al centro anche di diverse battaglie politiche. Nel dicembre 2013 Su e C10 ne hanno ad esempio proposto l’abolizione con un emendamento, poi bocciato, alla legge di Bilancio 2014. Ci hanno riprovato anche l’anno successivo ma di nuovo senza successo. In quella Finanziaria e? stato pero? approvato un emendamento concordato tra Rete e la maggioranza che e? diventato poi l’articolo 16 della legge di Bilancio del 2015. L’articolo prevede che l’ex consigliere perda il diritto al vitalizio nel caso “subisca condanna in via definitiva: per reato non colposo a pena restrittiva della liberta? personale o all’interdizione dai pubblici uffici e dai diritti politici per un tempo superiore ad un anno; per reato contro i diritti politici; alla pena dell’interdizione dai diritti politici”.

Schermata 2016-05-25 alle 19.37.08 Schermata 2016-05-25 alle 19.37.22La Tribuna