San Marino, 2,3 milioni per il parco fotovoltaico di Brescia: l’obiettivo è l’autonomia energetica

San Marino compie un passo decisivo verso l’autonomia energetica investendo fuori confine. L’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (AASS) ha stanziato circa 2,3 milioni di euro per l’acquisto di un terreno a Visano, in provincia di Brescia, dove sorgerà il primo impianto fotovoltaico sammarinese in territorio italiano.

La decisione è stata formalizzata dal Consiglio di Amministrazione dell’Azienda lo scorso 20 ottobre. Il finanziamento, pari a 2.338.714,89 euro, sarà erogato alla controllata italiana A.A.S.S. Holding S.r.l., creata appositamente per l’operazione. Sarà quest’ultima a finalizzare l’acquisto del terreno di 13 ettari attraverso la società di progetto Atlas Solar 12 S.r.l., che detiene i diritti per la realizzazione dell’impianto.

L’operazione ha avuto anche un seguito istituzionale. Pochi giorni dopo il via libera finanziario, una delegazione sammarinese guidata dal Segretario di Stato con delega all’AASS, Alessandro Bevitori, si è recata in visita a Visano. L’amministrazione comunale lombarda ha descritto l’incontro come l’avvio di una proficua collaborazione orientata alla transizione energetica, ringraziando la Repubblica di San Marino per la visione condivisa di un futuro sostenibile.

I dettagli strategici del progetto sono stati illustrati dallo stesso Segretario Bevitori durante un recente incontro pubblico. Egli ha spiegato che la politica energetica della Repubblica mira all’indipendenza attraverso un approccio diversificato che include risparmio, produzione interna e investimenti mirati all’estero. L’impianto di Brescia rappresenta una componente fondamentale di questo percorso.

Con un investimento complessivo di 12 milioni di euro, il parco fotovoltaico è stato calibrato per assicurare una copertura stabile del 7-8% del fabbisogno energetico nazionale. Si tratta, ha sottolineato il Segretario, di un’iniziativa progettata per garantire sostenibilità e stabilità alle forniture della Repubblica per i prossimi trent’anni.