San Marino. 23° simposio mondiale sugli oggetti volanti ??non identificati.

ET extraterrestreIn serata saranno proiettati anche importanti contributi filmati mai visti prima.

Oggi e domani presso il Teatro Titano di Piazza Sant’Agata della Repubblica di San Marino il CUN – Centro urologico nazionale presenta il XXIII Simposio mondiale sugli oggetti volanti non identificati e i fenomeni connessi sul tema “Dagli ufo crashes all’esodiplomazia”, preceduto dai lavori del XVI Simposio sulla esplorazione dello spazio e la vita nel cosmo sul tema “L’impatto del contatto alieno”.

Il concetto dell’“impatto”, materiale e culturale, con la questione aliena, verrà analizzato non solo all’indomani del recente e discusso evento mediatico messicano “Be Witness – Se Testigo” dedicato al caso Roswell, ma soprattutto alla luce del 50° anniversario del CUN, fondato nel 1965, e che rimane tra le più longeve organizzazioni di studio urologico al mondo.

Significativa in questo senso la presentazione della casistica aggiornata degli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati dal 1901 al 2014 comprendente la casistica pre-UFO ufficiali realizzata grazie
al meticoloso lavoro di archivio ed indagine del CUN, unica al mondo nel comprendere oltre un centinaio di casi pre- UFO avvenuti dal 1900 al 1946 classificati come “fenomeni non convenzionali” e documentati anche precedentemente al primo volo dei fratelli Wright del 1903.

Il “fenomeno dei dischi volanti” è ufficialmente riconosciuto dal 24 giugno 1947, quando negli USA il pilota civile Kenneth Arnold avvista dal suo aeroplano una formazione di 9 oggetti volanti in formazione. Diventeranno UFO quando l’USAF conierà nel 1949 un acronimo più consono alla classificazione militare: Unidentified Flying Objects.

Ma il tema dell’“impatto”, materiale e culturale, con la questione aliena, sarà doverosamente considerato anche nelle sue implicazioni con il modus operandi della comunità scientifica ed accademica: c’è da chiedersi infatti se proprio la comunità scientifica ritenga utile quel contatto extraterrestre che ad esempio Stephen Hawking continua a ritenere “non conveniente” e forse devastante a livello di impatto collettivo.

Anche se con tutta probabilità, come ha pubblicamente sottolineato l’astronauta statunitense Edgar Mitchell e così pure suggerito nel 2008 a Parigi dall’astrofisica francese Alain Labeque agli scienziati del SETI riuniti dall’UNESCO, con riferimento al problema degli UFO, da tempo “qualcuno è già qui” sulla Terra, proveniente dallo spazio.

Significativo inoltre che nel 2011 ambienti quali la britannica Royal Society e l’ONU abbiano cominciato a porsi il problema di forme di “eso- diplomazia” presagendo scenari futuri di contatto alieno.

Tra gli ospiti dei Simposi è confermata la presenza di relatori dalla Spagna, dalla Francia, dal Messico, dalla Svizzera, dalla Bulgaria e dalla Germania.

A San Marino 50 anni di ricerca sugli extraterrestri e gli ufo

Oggi e domani vedrà convergere sul Monte Titano esperti e appassionati da tutta Italia e non solo per l’annuale incontro sugli enigmi dell’universo. Con il patrocinio corale di ben quattro Segreterie di Stato (Esteri, Cultura, Ambiente e Turismo) e in collaborazione con l’Ufficio del Turismo della Repubblica di San Marino, il giornalista aerospaziale Roberto Pinotti coordina per la ventitreesima volta per il Centro Ufologico Nazionale (CUN) italiano e nel suo cinquantennale il tradizionale “doppio simposio” sull’Esplorazione dello Spazio e la Vita nel Cosmo da un lato e gli UFO e i Fenomeni Connessi dall’altro. I temi del 2015 sono di particolare appeal: “L’impatto del contatto alieno” a “Dagli UFO crashes al’esodiplomazia” gettano infatti sul tappeto problematiche inquietanti e tutt’altro che fantascientifiche.

Chi tipo di reazione avrebbe la nostra cultura di fronte ad un contatto alieno? Non c’è bisogno di dire che il mondo non sarebbe più lo stesso, ci conferma la scienza. E poiché, al di là di qualsiasi teorizzazione, il persistente enigma degli UFO evoca presenze extraterrestri sempre più vicine, è giusto affrontare sia il problema dei presunti UFO precipitati e recuperati da più di un Governo che quello della “esodiplomazia”. Come confrontarsi, cioè, con ET avanzati giunti fino a noi di fronte ai quali saremmo in condizioni di palese inferiorità?

Già due anni fa – visto che nessuno se ne era concretamente occupato fino a quel momento al di là del burocratico e puramente teorico approccio del SETI (Search for Extra-Terrestrial Research, l’organismo scientifico internazionale per la ricerca di civiltà aliene) – gli esperti del CUN – il più autorevole e serio organismo privato italiano di studi sulla questione e uno dei più accreditati del mondo – si sono così posti con lungimiranza il problema gettando le basi di veri e propri “Protocollli di contatto”, atti a suggerire per il futuro, nel caso, i comportamenti più consoni.

Il “16° Simposio Mondiale sull’Esplorazione delle Spazio e la Vita nel Cosmo” si svolgerà questa mattina e dal pomeriggio si aprirà quindi il “23° Simposio Mondiale sugli Oggetti Volanti non Identificati e
i Fenomeni Connessi” destinato a protrarsi per tutta la successiva giornata di domani. Gli oratori (da Francia, Italia, Spagna, Svizzera e Bulgaria) non deluderanno certo il pubblico convenuto al Teatro Titano di San Marino Città.

Il Simposio sullo Spazio e la Vita del Cosmo vede l’apporto in teleconferenza dell’Ing. Alfredo Magenta che per le Nazioni Unite opera a Ginevra con la Commissione ONU per le Telecomunicazioni. E se dall’Italia gli apporti del Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Saludecio Gianfranco Lollino, di quello dell’astrofilo Silvio Eugeni portavoce del CNAI (Coordinamento Nazionale Astrolifi Indipendenti) e quello del biologo Patrizio Caini dell’Università di Firenze non possono non appassionare il pubblico dei non addetti ai lavori, di maggiore interesse resta indubbiamente l’intervento dello scienziato aerospaziale prof. Lachezar Filipov dell’Accademia delle Scienze della Bulgaria.

Il tema degli Extraterrestri, cui gli accademici di Sofia stanno prestando particolare attenzione affrontandone con realismo i vari aspetti, si collega strettamente con il tema specifico del Simposio (L’impatto del contatto alieno), sviluppato in particolare a livello sociologico, in conclusione, da Roberto Pinotti. Quest’ultimo tema si raccorda con quello che domina, a partire dal pomeriggio, il Simposio sugli UFO e i Fenomeni Connessi: “Dagli UFO crashes all’eso diplomazia”, che spazia dal recupero di UFO precipitati per avaria al come impostare un futuro dialogo ufficiale con esseri alieni. Ecco dunque gli interventi del Presidente del CUN Vladimiro Bibolotti cui spetta illustrare i dati della casistica ufologica italiana raccolti a tutt’oggi dal Centro Ufologico Nazionale (con oltre 12 mila casi), dello scrittore e giornalista spagnolo Javier Sierra (autore del rapporto ROSWELL: SECRETO DE ESTADO), inquirente con  Pinotti nel 1991 di una approfondita indagine europea sul famoso “Ufo crash” americano che ultimamente ha fatto nuovamente parlare di sé con la presentazione in Messico di diapositive d’epoca: un caso controverso ma certo non risolutivo illustrato da Pier Giorgio Caria. Massimo Angelucci, responsabile del CUN per la Romagna, chiude la sessione pomeridiana con una relazione sulle installazioni militari segrete preposte, in rapporto con l’Intelligence USA, a occuparsi del tema degli UFO precipitati e recuperati negli Stati Uniti.

Dopo cena, con i documentaristi Guido Ferrari dalla Svizzera e Pier Giorgio Caria, saranno proiettati importanti contributi filmati. Francesco De Luigi, La Tribuna