Il Partito dei Socialisti e dei Democratici, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, vuole ricordare l’opera di tutti coloro, donne e uomini, che hanno negli anni contribuito a squarciare il velo dell’indifferenza, dei tabù e delle connivenze culturali e non solo e coglie l’occasione per riaffermare il proprio storico impegno nella battaglia per il rispetto delle donne che troppo spesso sono ancora oggetto di violenza fisica e psicologica.
Il fenomeno della violenza su bambine e donne è purtroppo ancora molto diffuso e prende forme differenti nelle diverse aree e continenti del pianeta, fino ad assumere i connotati di vere e proprie barbarie. Arretratezza culturale, esercizio del dominio e della sottomissione, estremismo religioso, non importa quale sia la molla, non importa se isolata o fenomeno di massa, ogni volta che ciò accade vengono uccisi la libertà e i diritti umani. Purtroppo ciò avviene ancora ogni giorno.
Il PSD è da sempre impegnato nella lotta contro le ingiustizie, fra queste quella di genere, è stato protagonista nel tempo di importanti battaglie per la parità fra uomo e donna e ha fortemente voluto la Legge per la prevenzione e contrasto della violenza di genere e l’istituzione dell’ Authority per le parti opportunità quale segno tangibile di un impegno in prima linea delle istituzioni. Il lavoro svolto in questi anni è stato prezioso e va ulteriormente valorizzato e sviluppato anche attraverso un adeguato sostegno in termini operativi ed economici per rafforzare il lavoro di presa di coscienza e la rete di aiuto, necessari anche nel nostro paese.
La ratifica della Convezione di Istanbul è stato un passaggio importante, fortemente sostenuta dal Partito dei Socialisti e dei Democratici, alla quale vanno date immediatamente le gambe per produrre gli effetti, pertanto il PSD si aspetta che l’adozione del decreto attuativo completi l’iter e sia il primo doveroso atto del nuovo Consiglio Grande e Generale.
Il Partito dei Socialisti e dei Democratici pone anche l’attenzione sulla necessità di politiche educative verso le nuove generazioni, a partire dall’ambito scolastico, che sempre più devono focalizzare l’attenzione sul rispetto per la persona, sull’accettazione delle diversità, sulla tolleranza, sul rifiuto della volenza in tutte le forme, quali basi imprescindibili per una convivenza civile, a partire dal contesto familiare.