Maggioranza colabrodo sull’ordine del giorno presentato da Rete affinché il Congresso non eroghi più il finanziamento al Meeting (di CL) e collabori con l’Italia per appurare la regolarità dei bilanci – la procura di Rimini ha richiesto diversi rimandi a giudizio per frode allo Stato – che la Fondazione del Meeting ha presentato al Congresso di Stato per ottenere i finanziamenti dallo stato sammarinese (circa 80.000 euro all’anno).
Il Consiglio Grande e Generale infatti non riesce a deliberare per parità di voto: 26 voti a favore, 26 contrari e 2 astenuti.
Incredulità tra i banchi della maggioranza che d’imperio, e senza la condivisione con le opposizioni, farà rivoltare lo stesso ordine del giorno stasera alle 21 dopo la fine del comma sulla sostituzione del Segretario Matteo Fiorini con il consigliere Antonella Mularoni.
E’ palese che questo voto alla maggioranza non stia bene, pertanto farà rivotare e serrare i ranghi in modo da avere una maggioranza che possa bocciare questo ordine del giorno che crea così tanta preoccupazione. Un timore dovuto sia perché il messaggio all’esterno sarebbe deleterio, sia per il fatto che la delibera del finanziamento sarà approvata, in Congresso di Stato, nei prossimi giorni.
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La votazione è stata rifatta poco dopo e prima delle 20 con esito 28 a 29, pertanto – come avevamo previsto – l’ordine del giorno di Rete è stato bocciato.