San Marino 3.0 – Modello Austria per risollevare il paese: ”Apertura case chiuse a gestione privata con controllo statale e forte tassazione, Casinò e zero tasse alle persone fisiche”

prostituzioneE’ l’Austria il paese preso a riferimento dal Movimento San Marino 3.0 per risollevare il Titano. Infatti, dicono dal movimento, bisogna copiare dove le cose vanno meglio e non dove tutto va male. Il chiaro riferimento al fatto che tante volte i governanti di San Marino copino l’Italia è evidente.

La malapolitica e la partitocrazia con corruzione e zero idee ha partorito una San Marino indebitata e debole, dove il conflitto sociale e l’avversione alla politica ed ai politicanti è alle stelle.

E proprio in questo momento storico di stallo politico, di casse vuote statali e di tanti problemi sociali, primo tra tutti la disoccupazione dei sammarinesi, che bisogna rimboccarsi le maniche.

E San Marino 3.0 guarda all’Austria come modello di riferimento e rilancia sui suoi must che tanto rumore hanno innescato durante la campagna elettorale del 2012: ”Casinò ed apertura delle case chiuse statali ma a gestione privata”.

Se per il casinò i dubbi sono quasi fugati molti ce ne sono tra i sammarinesi quando si parla di case chiuse. E pertanto, volendo fare chiarezza, lo abbiamo chiesto ad uno degli aderenti di San Marino 3.0 Lorenzo Faetanini.

In che cosa consiste il vostro punto relativo all’apertura case chiuse? 

Faetanini: San Marino è un piccolo paese restio alle innovazioni. Arriviamo sempre dopo, e molte volte non carpiamo le opportunità quando ci vengono offerte. Se probabilmente negli anni passati a qualsiasi innovazione o novità si doveva pagare il pizzo della corruzione, oggi con la crisi della politica e l’arresto di diversi leader politici il problema è culturale, di mentalità retrograda tra chi ci governa e chi li ha votati. Il nostro modello è un modello che funziona. Non ci inventiamo niente: noi ci ispiriamo all’Austria. Anche per le case chiuse e non solo.

E come funziona in Austria?

Ogni piccolo paese è florido in Austria, specie se è vicino al confine. Le casse statali dei vari comuni, anche piccolissimi e vicini all’Italia, non risentono di crisi. Il motivo è che hanno scelto la strada dell’apertura delle case chiuse statali a gestione privata e quella del gioco d’azzardo legalizzato in piccoli casinò statali a gestione privata.

Ma non capisco come fa ad essere statale e a gestione privata?

Semplice! Per l’apertura delle case chiuse lo stato da una licenza al cittadino austriaco che la chiede (per noi sarebbe il sammarinese che dovrebbe chiederla e dovrebbe essere nominativa) e a questo vengono date poche regole ma che devono essere rispettate, pena la chiusura dell’attività. In sostanza una volta aperto ogni sera ci saranno dei controllori statali che quantificheranno l’importo che l’imprenditore che ha aperto la casa chiusa dovrà pagare allo stato. La tassazione, essendo un’attività altamente remunerativa, dovrà essere attorno al 50%. Il pagamento delle tasse deve essere eseguito immediatamente, o il giorno dopo. Ma per i problemi tecnici potremo pensarci successivamente.

E così si risolverebbero i problemi di bilancio. Ma lei pensa che possa avere successo una simile iniziativa?

E perché no? Noi prevediamo che possa portare milioni e milioni di gettito nelle casse statali. In Austria, in Svizzera e in Germania accade. Prevediamo file di italiani e turisti che verrebbero a San Marino a divertirsi.  Questa attività potrebbe fungere da volano per altre, come un po’ è successo negli anni ’50 con il casinò a San Marino. Quando uno si vuole divertire, spende. Ma ripeto le regole devono essere chiare. La prostituzione lungo le strade dovrà essere vietata e perseguita pena l’arresto e la sanzione. La prostituzione dovrà essere legalizzata ma solo eseguita in certi posti adibiti e il controllo dovrà essere ferreo per impedire abusi. Per aver minore impatto noi avevamo pensato di riservare, all’inizio, solo la zona di Rovereta. E se la cosa dovesse funzionare, come avverrà, autorizzarla anche in altre zone.

Ma chi dovrà esercitare l’attività più vecchia del mondo? Le sammarinesi?

Chi vorrà! Ma tutto deve essere fatto in regola e con i dovuti controlli sanitari. Le ”operatrici” dovranno essere assunte all’ufficio del lavoro come normalmente avviene per altri lavori. Qualora ci fosse del lavoro nero l’attività dovrà essere chiusa immediatamente e non permessa la riapertura a chi trasgredisce le regole. Poche regole e sanzioni molto severe per chi trasgredisce, e soprattutto controllo ferreo. Poi lei maliziosamente mi chiede se le sammarinesi possano fare questo lavoro? Beh io rispondo che questa attività è aperta a chi la vuole fare senza distinzioni di sesso, di razza e di cittadinanza purché in regola.

Ma non avete paura della delinquenza?

Con un controllo ferreo non ci sarà. Ma dovremo raddoppiare, e forze anche di più, le forze dell’ordine. Regole e sanzioni certe, e controllo ferreo del territorio.

Nelle prossime interviste parleremo di casinò e di tassazione zero per le persone fisiche. Per chi volesse sapere di più di San Marino 3.0 può leggere questo articolo:

https://giornalesm.com/san-marino-san-marino-3-0-ecco-i-venti-punti-del-nostro-programma-10067/