Estratto della Commissione Sanità di questa mattina. (…)
Iro Beluzzi, Psd
Intervengo per chiedere al Segretario chiarimenti su alcune questioni. La prima è relativa al rimborso di 30 milioni di euro per le prestazioni dall’Italia, questione da tempo sul tavolo dell’Iss. L’ex Segretario Mussoni era giunto ad un accordo per la dilazione dei pagamenti. Giunge voce che il ministero italiano chiede che San Marino versi una cifra importante. Vorrei sapere quale stato e quale sia il rapporto con il ministero, di quanto e in quale modalità deve essere rimborsata questa importante cifra. Una modalità accelerata potrebbe creare imbarazzo per i conti pubblici. Anche l’altra questione è stata avviata da precedente governo, c’erano stati incontri della segreteria al Lavoro e Sanità, è legata alla quota capitaria dei frontalieri, definita in un accordo bilaterale del ’74 . A fronte dei 180 euro versati dai frontalieri per le prestazioni sanitarie, dall’Italia viene chiesta una quota capitaria di circa 400 euro al mese. Finora San Marino pagava in modo forfettario, per accordo, per circa mille frontalieri l’anno e si è riusciti a rimanere un equilibrio.
Tempo fa fu avviato un confronto e restai perplesso che nessun funzionario Iss avesse portato all’attenzione della politica l’esigenza di definire la questione con l’Italia di una materia che riguarda la sostenibilità dei conti dello Stato Infatti, nel momento in cui c’è scambio di informazioni, per chi è frontaliero l’amministrazione italiana ci potrà chiedere indietro quanto non è stato versato negli anni. Mi auguro la Segreteria si renda conto della partita in gioco, per trovare una modalità con il ministero italiano che renda possibile per San Marino onorare quello che deve essere onorato. Si parla di cifre importanti, di 5.400 frontalieri per la Repubblica. Facendo i conti in base quello che dovremmo erogare e quello che contribuiscono si va a circa 10 mln di euro l’anno di sbilanciamento da conferire alla parte italiana. Infine, qualche delucidazioni in più sul fondo pensioni e sulla riforma pensionistica e come pensa di affrontarla, spero il Segretario possa dare elementi di sostanza. (…)
Matteo Ciacci, C10: ”Rispetto ai rapporti con il ministero italiano della Salute, “il rimborso delle prestazioni per una cifra equivalente a 14 man di euro è iniziato lo scorso luglio”, chiarisce. In base all’accordo sono versati 500 euro mila euro mensili della cifra che “è stata accantonata da tempo dal bilancio Iss”.
Segretario Franco Santi: (…) Sulla questione del rimborso delle prestazioni all’Italia: abbiamo già un accordo con il Ministero della Salute ed è iniziato un rimborso da luglio. L’accordo è su 500 mila euro mensili, non potevamo più rimandare l’obbligo per una cifra equivalente a 14 mln di euro. Cifra che è stata accantonata a suo tempo dal bilancio Iss. A questi 14 mln di euro si aggiungeranno altri 13 mln di euro, su cui si sta avviando iter di richiesta. Per quanto riguarda l’ISMAR5 -erroneamente indicato come quota capitaria dal Commissario Belluzzi- stiamo ragionando con il Ministero del Lavoro italiano per andare a modificare la Convenzione del ’74, cosa che andava fatta da tempo. Stiamo mettendo a punto la costituzione di un tavolo tecnico per ragionare con l’Italia su modalità che per San Marino rappresentano un problema oggettivo di sostenibilità non corrispondente alla realtà dei fatti. Discorso pensioni: sapete, visto che sulla sulla riforma sono stati fatti alcuni incontri, che è stato dato incarico di redigere un nuovo quadro tecnico sulle prospettive dei conti e sulla loro sostenibiità, dopo di che intenzione della Segreteria è quella di calendarizzare in modo fitto una serie di incontri, spero a cadenza settimanale o bisettimanale, per entrare nel merito delle singole proposte di modifica e per permetterci di avere una proposta di legge prima possibile. ”