San Marino. 8 luglio 1974/8 luglio 2025: 51 anni dall’approvazione della Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese

Vi sono date che restano consegnate in maniera indelebile alla storia della Repubblica: esse vanno celebrate e valorizzate al fine di coltivare tra i cittadini la conoscenza e la consapevolezza del comune passato storico, culturale e giuridico e conseguentemente rinnovarlo e adattarlo alle sfide presenti. 

L’8 luglio 1974 è stata approvata in seconda lettura, dal Consiglio Grande e Generale, una legge che tratteggia – e costituisce – la tavola di principi e di valori, di diritti e di doveri, di regole e di equilibri, che sono oggi la base del nostro stare insieme e che nasce da tempi lontani, già consacrata negli Statuti: la “Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese”. Un testo breve di 16 articoli, che come ebbe ad evidenziare l’allora Deputato alla Giustizia, Renzo Bonelli, non era da considerarsi come opera compiuta ma come l’avvio per molte altre fondamentali innovazioni da affrontarsi da parte di coloro che credono nello Stato come comunità di eguali. 

La Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali non nasce come un documento statico, ma come un faro che guida l’azione del Paese verso un futuro sempre più giusto e prospero. Ed è proprio in questo spirito che il Legislatore, nel 2002, ha voluto che gli accordi internazionali in tema di protezione delle libertà e dei diritti dell’Uomo, regolarmente stipulati e resi esecutivi, prevalgono in caso di contrasto sulle norme interne, adeguando la Carta Costituzionale sammarinese ai più alti principi internazionali per la protezione dell’individuo. 

Ogni cittadino – sino ai più elevati livelli istituzionali – deve ispirarsi ai principi e allo spirito della Dichiarazione del 1974, che rappresentano i cardini e le fondamenta del vivere comune e democratico. La Carta Costituzionale sammarinese, infatti, secondo quanto evidenziato nello stesso preambolo, tratteggia un quadro di sintesi tra passato, presente e futuro, nel segno della continuità, al contrario di quanto storicamente avviene poiché, come noto, solitamente le costituzioni si pongono come atto di rottura con il passato e siglano l’inaugurazione di un nuovo ciclo politico. Nella Carta Costituzionale sammarinese, il concetto evidenziato è – al contrario – quello della continuità, ponendosi la stessa Dichiarazione come un evento, dunque, di consolidamento piuttosto che un fatto costituente. La vita, la cultura, la storia, le tradizioni – recepite e consacrate negli Statuti nonché tramandate sino ai nostri giorni – rappresentano un passato utile che deve essere tutelato in quanto portatore dei valori della moderna democrazia. 

Quei principi vanno quotidianamente e concretamente riaffermati nonché difesi e tutelati per essere trasferiti alle future generazioni.

San Marino, 07 luglio 2025

Comunicato Stampa del Congresso di Stato