L’onore di una comunità coincide anche con il mettere al centro gli anziani e la loro saggezza. Spesso invece la vecchiaia da età dell’oro si trasforma in una specie di maledizione che si accompagna ad una disperata solitudine da cui si cerca di uscire ad ogni costo. E’ il caso di Maria Gasperoni che ieri ha compiuto 100 anni e che ora trema di paura per un futuro che sa pieno di ostacoli.
A raccontarlo è Alba Montanari del Comitato Civico#Rispetto che ieri ha preso parte alle celebrazioni del compleanno dell’ormai centenaria Maria la quale ha festeggiato nella cornice del Casale La Fiorina alla presenza di amici, parenti e del Capitano di Castello. “Ma la sua è stata una felicità dolceamara – ha detto la Montanari – perché Maria da due mesi si trova al Casale la Fiorina dove ha finalmente trovato una casa, degli amici e la serenità che aveva perduto.
Una casa che ora rischia di perdere perché il 4 settembre dovrà uscire dalla struttura visto che volge al termine il periodo cosiddetto del sollievo. Per l’ingresso definitivo in struttura c’è infatti un test ed una graduatoria dove la signora Maria risulta essere quarta. Non si viola dunque alcun regolamento facendola uscire dalla struttura ma viene da interrogarsi sulla bontà di un regolamento che consente che una donna di 100 anni venga allontanata da una struttura che considera ormai casa nella quale con tutte le proprie forze desidererebbe poter rimanere”.
Il festeggiamento del compleanno della longeva Maria è stato organizzato anche per questo, per spronare chi ne ha la responsabilità a decidere diversamente pur se in deroga al regolamento. La dott. ssa Cesarini ieri non era presente ai festeggiamenti e la sua decisione sembra sarà in linea con quanto stabilito dal regolamento. Nessuno impedisce però a Maria di continuare a sperare nella possibilità di un cambiamento almeno sino al prossimo 4 settembre.
Così scriveva Dostoevskij ne l’Idiota: “Una donna, una creatura, diciamo così, quel che oggi si chiama un essere umano, ha vissuto, ha vissuto a lungo, ha vissuto anche troppo. Un tempo ebbe figli, marito, famiglia, parenti; tutto ciò ferveva, per così dire, intorno a lei; tutto per così dire, le sorrideva, e a un tratto tutto si è dileguato, è rimasta sola…come una mosca che porti su di sé la maledizione della vecchiezza”
La RepubblicaSM