Il gruppo internet CONFRONTA PREZZI ITALIA/SAN MARINO sta raccogliendo le informazioni per stilare un elenco di quei bar/locali che non hanno aderito alla circolare che prevedeva l’aumento della tariffe. In quei posti il prezzo della tazzina di caffè è rimasto di 1 euro.
Proprio per premiare chi – in un momento di forte difficoltà per tutti – viene incontro ed è sensibile alla sua clientela, Giornale.sm pubblicherà in settimana l’elenco di quei locali dove il prezzo è rimasto invariato e non ha subito (nel giro di pochi anni) l’incremento del 10%.
E’ poca cosa, lo ammettiamo, ma è giusto un segnale al Congresso. In un periodo di forte crisi, con altre 1500 disoccupati, non si aumentano i beni di prima necessità o quelli largamente diffusi di uso quotidiano perché, oltre ad essere iniquo, potrebbe avere un effetto negativo di contrazione dei consumi. Che è il contrario di quello che deve succedere in periodi di crisi. Un aumento del 10% è notevolmente superiore al costo della vita.
Precisiamo che la nostra non è un’azione contro i gestori di Bar, i quali sono legittimati ad alzare – come previsto dalla circolare – il prezzo fino al massimo consentito di 1,10 euro, ma contro una decisione scellerata – da parte degli organi competenti – in un momento difficile per tutti.
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