Un incendio nel pomeriggio di ieri ha richiesto l’intervento di cinque mezzi dei pompieri: tre sammarinesi e due dalla vicina Italia. Erano le 16.40 quando il deposito dell’Asspl di Galazzano, quello accanto alle sedi delle Federazioni Tiro con l’arco e di quella Tennistavolo, è stato teatro di un rogo sulla quale origine stanno indagando gli inquirenti.
Testimoni oculari raccontano di avere sentito un’esplosione (possibile dato che all’interno vi erano alcune taniche di liquido infiammabile, nello specifico acetone), e di avere notato i bagliori delle fiamme uscire dall’interno della struttura. Dentro il deposito dell’Azienda statale erano parcheggiati tre mezzi: un Fiat Doblò, un Ducato e uno Scudo sempre della stessa marca.
Nello stabile era presente un dipendente dell’Azienda che ha tentato di domare il primo focolaio utilizzando un estintore che si trovava nel capanno ma dopo averlo svuotato sul punto di origine, e avere preso le chiavi di uno dei mezzi per tentare di salvarlo in extremis le fiamme sono ricomparse e ha saggiamente preferito darsi alla fuga.
Sul posto è intervenuta la Protezione civile del Titano con tre mezzi antincendio e da Rimini sono saliti i Vigili del fuoco con altre due autopompe.
A coadiuvare le operazioni era presente il comandante della Polizia civile Albina Vicini.
E’ stato necessario deviare il traffico e alla Civile hanno dato manforte le Guardie di rocca e la Gendarmeria Le fiamme sono state domate in un’ora.
All’interno del capannone, completamente rivestito di eternit (il famigerato materiale cancerogeno che dovrebbe essere stato smantellato da tempo), erano presenti alcuni bancali in legno che sono bruciati a loro volta impregnando l’aria del caratteristico odore di fumo di legna.
Non si sono registrati danni alle persone, ma il materiale in deposito nello stabile, non è più utilizzabile.
Marco Bollini, La Tribuna