C’è crisi e bisogna investire. L’acquisizione da parte della Fondazione Valori Tattili di Asset Banca di Tribuna, quotidiano storico della nostra Repubblica, è stata fatta perché per crescere in termini di qualità occorrevano nuove risorse. Ed oggi per Tribuna parlano i fatti: la qualità del giornale, le persone che ci lavorano, la credibilità internazionale, su questo sarebbe bello potorsi confrontare. Del resto il racconto di un Paese, pur passando sotto le forche caudine delle critiche anche severe, va fatto in maniera costruttiva. Per la Banca il valore reputazionale è irrinunciabile, non è sufficiente agire per il bene del Paese, essere un Istituto che in un momento di forte disoccupazione continua a puntare sulle assunzioni, sostenere progetti sociali e culturali. Occorre anche fermarsi e spiegare cose che a noi sembrano ovvie come il fatto che il sottoscritto non è mai stato Presidente di Banca Commerciale Sammarinese. Tale Istituto, quello dei buchi che hanno generato il cosiddetto credito d’imposta, era presieduto da altri e non da dirigenti di Asset Banca che è intervenuta soltanto per scongiurare il fallimento che avrebbe significato per ciascun sammarinese, pagare un conto ben più salato. Il salvataggio poi non si è fermato ad un accordo con il Governo perché ad oggi Asset Banca è in prima linea, impegnata a rispondere al Tribunale per sistemare la mala gestio e contenere al massimo il credito d’imposta. Per fare questo vanno messe in campo professionalità che abbiano conoscenze specifiche nella sfera del diritto bancario ed è impensabile prendere ordini da questo o quel politico, come qualcuno ha scritto. Il giorno in cui questo accadrà – non perché qualcuno lo avrà scritto sui giornali – l’Istituto correrà un grave pericolo e con lui i suoi dipendenti e la collettività tutta per la quale la Banca è un punto di riferimento importante. Lavoreremo sempre perché questo non accada continuando a competere lealmente, forti solo delle nostre competenze.
Stefano Ercolani
Tribuna
