“Chiedo una maggiore presenza delle forze dell’ordine ed un maggior controllo”.
In merito all’articolo di Tribuna dei giorni scorsi in merito al degrado di piazza Tini interviene Marco Valentini, gestore dello storico distributore di benzina presente nella piazza, attraverso una lettera al giornale. Eccola.
“Gentile Direttore,
Sono a richiederle cortese ospitalità sul suo giornale per replicare all’articolo apparso su “Tribuna”, a proposito di Piazza M. Tini di Dogana.
Il giornalista descrive infatti questo luogo come “una giungla d’asfalto” o un “deposito di auto” e punta il dito, anzi, la penna, su “un’accozzaglia di lamiere e di gomme che scorrazzano indisturbate”. Come “ciliegina sulla torta” indica “il gigantesco camion che rifornisce il distributore di carburante, che blocca il già intenso traffico …”
In qualità di gestore di quell’impianto e di persona che, si può dire, in Piazza M. Tini c’è nata, vorrei far notare all’estensore dell’articolo alcune mie riflessioni, non tanto per discordare sul fatto che, in quel luogo, che è peraltro il centro di molte attività, c’è una certa confusione, quanto invece per fargli notare che, a mio avviso, non ha affatto centrato le cause di tale situazione.
Sinteticamente: su quella Piazza si affacciano tre banche e nessuna dispone di un proprio parcheggio. Sotto al Teatro esistono ampi parcheggi, di cui uno coperto a pagamento ma i cittadini, gli impiegati, se potessero, in banca vorrebbero entrarci direttamente in automobile! Non parliamo poi dei parcheggi sempre vuoti del centro Admiral, che dista appena 50 metri dalla Piazza, né del fatto che, sulla Piazza, i parcheggi sono a disco orario e sono solo per le auto e non per i furgoni o camioncini, che sono invece sempre numerosi.
Mi permetto poi di far notare che “il gigantesco camion” che rifornisce il distributore, viene due volte alla settimana, preferibilmente alle 7,30 del mattino, quando in Piazza non c’è nessuno o, a volte, ma più raramente, alle 14,00 del pomeriggio, sempre quando il traffico è più limitato: nei 15 minuti circa che sono necessari al rifornimento il mezzo è parcheggiato in modo da lasciare una sufficiente viabilità e, quindi, non blocca il traffico.
Faccio anche notare che, raramente si vede un agente di Polizia Civile o della Guardia di Rocca che controlli la cattiva educazione civica dei cittadini, elevi contravvenzioni, faccia rimuovere i mezzi mal parcheggiati o dia indicazioni utili per favorire il rispetto delle regole, che ci sono.
Concordo dunque con l’articolista sul fatto che le Istituzioni sembrano non esistere ma, credo sia fuorviante il taglio del suo articolo, quando accredita, fra le cause principali di tutto questo caos che, fra l’altro, non mi sembra poi così catastrofico come il signor De Luigi vuol fare apparire, la presenza del distributore di carburante.
La mia è un’attività lavorativa che da decenni è presente in quel luogo e che svolge il suo ruolo con la massima correttezza ed attenzione a non intralciare la viabilità, che paga ingenti oneri concessori e procura un altrettanto ingente reddito tributario per lo Stato, tutto questo rendendo un servizio utile ai cittadini.
Concludendo, mi unisco al giornalista nel chiedere una maggiore presenza delle forze dell’ordine ed
un maggior controllo perché piazza M. Tini possa divenire un luogo più vivibile per tutti ma, ritengo che molti problemi sarebbero risolvibili, semplicemente con una maggiore educazione civica dei frequentatori della piazza, che devono rispettare
le regole ma, al contempo, devono essere rispettati, così come credo che, da cittadino, debba essere rispettato il mio lavoro.”
Marco Valentini.
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Replica del giornalista De Luigi
Rispetto a quanto scritto dal gestore sugli orari di rifornimento del camion al distributore, non posso non rilevare che venerdì scorso, quando ho fatto il servizio fotografico su piazza Tini, non erano né le 7.30 del mattino, né le 14 del pomeriggio, ma le 10, uno dei momenti apicali del traffico di Dogana.