San Marino. “A repentaglio intero sistema sammarinese”. ECCO LA LETTERA DI DIMISSIONI DI BODELLINI DA BCSM. (Articolo completo)

Denunciato il “tentativo in corso di screditare la mia persona attraverso accuse ignobili finalizzato, a
sua volta, a delegittimare l’attività da me svolta (…) in relazione all’intrattenimento dei rapporti con gli organismi internazionali”. Intanto nelle segrete stanze e all’insaputa della stessa maggioranza c’è chi sta portando avanti fusioni fra le banche.

Il nostro giornale (Repubblicasm ndr)pubblica in esclusiva le dimissioni dell’avv. Marco Modellini dal Consiglio Direttivo di Banca Centrale. Dimissioni pesantissime in quanto Bodellini era colui che teneva i rapporti con il Fondo Monetario internazionale al quale il governo avrebbe dovuto chiedere i soldi per riempire le casse malconce dello Stato.

Nella sua lettera Modellini parla di “rallentamento del processo di adozione di scelte strategiche per dare una credibile dimensione internazionale a San Marino”. Affermazioni particolarmente gravi che suonano come l’ennesima bocciatura del
governo della trasparenza.

Segnano anche un ulteriore fallimento per Ssd che ha indicato Modellini. Maggioranza dunque sempre più schiacciata su Alleanza Popolare capace di fagocitare e dirigere le scelte dell’intera coalizione.

Bodellini parla anche di “intero sistema sammarinese messo a repentaglio”. Il punto ora è molto semplice: se non si prenderanno i soldi dal Fondo monetario, dove si raccoglieranno? Dai fondi pensione? Ci sarebbe allora una (ulteriore) sollevazione popolare.

Quel che è certo è che oltre ai risultati nulli ottenuti, ogni giorno quelli di Adesso.sm creano un problema al sistema: non stupiamoci allora se i sammarinesi si sentono maggiormente sicuri a portare fuori dal Paese i propri risparmi. In fondo i dati forniti da Banca Centrale parlano chiaro.

Ma non finisce qui perché si vocifera di imminenti iniziative che rischiano di creare nuovi problemi al sistema.

Pare infatti che nelle segrete stanze di Palazzo Begni – dunque tenendo all’oscuro i colleghi – due segretari di Stato assieme ai due responsabili di altrettante banche, stiano mettendo a punto una importante fusione. Ora, queste voci con tanto di nomi dei Segretari e delle banche in questione, ci sono stati confermati da più fonti.

Dal nostro punto di vista di cronisti indipendenti non possiamo che essere preoccupati non tanto e non solo per le fusioni in sé, quanto per chi le sta gestendo, ovvero l’attuale governo che ha già dato prova delle sue capacità – o meglio incapacità- nella vicenda Asset Banca.

Facciamo anche notare come se queste insistenti voci risultassero fondate, vi sarebbe un grosso problema sul piano dell’occupazione visto che in parecchi nel settore bancario vedrebbero messo a rischio il proprio posto di lavoro.

Per quanto ci riguarda è inaccettabile che debbano essere i dipendenti a pagare scelte sbagliate che hanno minato e stanno minando la fiduca dei sammarinesi. Ci si aspetta allora che doverosamente non solo l’opposizione, ma anche la maggioranza, voglia vederci chiaro circa questi movimenti.

Francamente non capiamo come mai decisioni che avranno un importante impatto – ancora una volta – sull’intero sistema non vengano condivise e prese se non pubblicamente quanto meno alla luce del sole e senza questa fretta. E meno male che con questo esecutivo ci sarebbe dovuto essere un cambio di metodo rispetto al passato!

La sensazione invece è quella che si utilizzi il comparto delle finanze per fini che non vanno nella direzione del pubblico interesse. Che cosa sta facendo l’organo di vigilanza che deve o dovrebbe essere terzo rispetto alle parti e indipendente rispetto alla politica? Domanda che ci auguriamo possa avere a brevissimo una risposta. Dal canto nostro continueremo – noi sì – a vigilare consci del nostro ruolo di cani da guardia della democrazia in un momento storico dove dissentire è molto pericoloso, soprattutto perché chi dovrebbe essere garante delle regole del gioco, non ci sembra proprio così imparziale.

La RepubblicaSM