San Marino. Abuso d’ufficio, il Pm chiede il rinvio a giudizio per il rettore Corrado Petrocelli

Corrado PetrocelliAbuso d’ufficio. è questa l’accusa con cui la Procura della Repubblica di Bari chiede che venga rinviato a giudizio Corrado Petrocelli, ex rettore dell’Ateneo di Bari e ora rettore dell’Università degli studi di San Marino.

Come riporta un lancio dell’agenzia Ansa, il prossimo 14 luglio, si terrà l’udienza dinanzi al gup del Tribunale di Bari Sergio Di Paola. Si tratta dell’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio di quattro imputati, tra i quali appunto l’ex rettore dell’Ateneo barese, coinvolti nella vicenda delle presunte procedure illecite per l’accesso alle scuole di specializzazione in medicina.

Il pm della Procura di Bari Luciana Silvestris ha chiesto il processo per Petrocelli, per l’ex direttore amministrativo dell’Università degli Studi di Bari Giorgio De Santis, per Vito Sasanelli all’epoca responsabile del procedimento amministrativo dei concorsi di accesso alle scuole di specializzazione e per Gaetano Prudente dell’avvocatura dell’Ateneo, accusati in concorso fra loro di abuso d’ufficio, falso e usurpazione di funzioni pubbliche. I fatti contestati risalgono al luglio 2012. Stando all’ipotesi della magistratura barese gli imputati avrebbero trasferito un posto non assegnato per la specializzazione in Urologia ad un’altra clinica, quella di Malattie dell’Apparato cardiovascolare, dando così un vantaggio patrimoniale alla figlia di De Santis, risultata vincitrice del concorso.

Raggiunto telefonicamente mentre si trovava alla Biennale di Venezia per accompagnare la Reggenza nella visita del padiglione con le esposizioni degli artisti sammarinesi, il segretario di Stato all’istruzione, Giuseppe Maria Morganti, ha detto di essere già al corrente della vicenda, che, secondo quanto gli era stato riferito, sarebbe quasi una sorta di reazione, da parte di un professore che, allontanato dall’ex rettore Petrocelli, avrebbe poi fatto partire la denuncia.

Il segretario Morganti si auspica quindi che martedì prossimo tutto possa essere chiarito per il meglio. La Serenissima